[25/08/2010] News toscana

Decreto sulle trivellazioni petrolifere offshore. Legambiente: salvo il Santuario dei Cetacei e Arcipelago Toscano, a rischio Canale di Sicilia e Pantelleria

LIVORNO. Domani entra in vigore il decreto del ministero dell'ambiente sulle trivellazioni offshore e secondo Legambiente «Salverà Pelagos, il santuario internazionale dei mammiferi marini, dal rischio trivellazioni per l'estrazione di gas e petrolio a sud dell'Isola d'Elba, tra Pianosa e Montecristo. La concessione di ricerca "Elba Sud" di 643 km2, rilasciata alla Puma Petroleum della multinazionale australiana Key Petroleum Ltd, ricadrebbe infatti nel pieno della zona protetta che include al suo interno le aree protette di Bergeggi, Cinque Terre, Portofino, Secche della Meloria, Asinara, i parchi nazionali dell'Arcipelago toscano e dell'Arcipelago della Maddalena e che, a tutti gli effetti ex legem, rappresenta un'area protetta per scopi di tutela ambientale, in virtù della legge nazionale istitutiva del santuario (la l. 426/98) realizzata in attuazione di accordi e convenzioni internazionali».

Il vicepresidente nazionale del Cigno Verde, Sebastiano Venneri, spiega che «Il decreto pubblicato mercoledì 11 agosto sul supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale vieta le attività di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare all'interno del perimetro delle aree marine e costiere a qualsiasi titolo protette per scopi di tutela ambientale ma purtroppo non garantisce tutte le zone non vincolate come il Canale di Sicilia e il mare di Pantelleria per esempio, dove è appunto in corso una mobilitazione dei barcaioli insieme ai turisti e a molti residenti per dire no alle trivellazioni. Chiediamo quindi al ministro Stefania Prestigiacomo di pronunciarsi con chiarezza per impedire scempi e disastri ambientali anche nelle aree costiere e marine non protette ma ugualmente pregiate e preziose per un corretto sviluppo turistico-economico del Belpaese».

Sulla questione interviene anche Legambiente Arcipelago Toscano, molto attiva negli ultimi mesi nella battaglia contro il petrolio offshore e per una vera protezione del Santuario dei cetacei: «Con l'entrata in vigore del decreto del Ministero dell'Ambiente sulle trivellazioni offshore, che recita: "Ai fini di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, all'interno del perimetro delle aree marine e costiere a qualsiasi titolo protette per scopi di tutela ambientale, in virtù di leggi nazionali, regionali o in attuazione di atti e convenzioni internazionali sono vietate le attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare" crediamo che non si possano effettuare trivellazioni nel Santuario internazionale dei mammiferi marini lPelagos che è stato dichiarato dall'Ue Area specialmente protetta di interesse mediterraneo (Aspim)».

Legambiente Arcipelago Toscano invita il Ministro Stefania Prestigiacomo «A dire chiaramente che nessuna trivellazione petrolifera/gasiera potrà essere mai effettuata all'Interno del Santuario Pelagos e al largo del mare protetto del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, così come hanno chiesto centinaia di cittadini e turisti il 9 agosto scorso durante la manifestazione di consegna della Bandiera Nera dei pirati del mare inviata alla Puma Petroleum ed alla Key Petroleum, organizzata da Goletta Verde e dai Messaggeri del Mare a Pomonte e a Chiessi, all'Isola d'Elba, per dire no al petrolio nell'Arcipelago Toscano e così come hanno chiesto espressamente diversi Consigli Comunali dell'Isola d'Elba di diverso orientamento politico. Ora il Santuario dovrà essere dotato finalmente di tutti i suoi organi di governo per far diventare davvero un'Area Marina Protetta che per ora è segnata solo sulla carta, un elemento di vera tutela e gestione del mare».

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