[30/08/2010] News toscana

Discarica del Limoncino, il comitato dei cittadini potrą indicare un tecnico per monitorare l'attivitą

LIVORNO. Stamani in Comune una rappresentanza del comitato di cittadini che si è formato in opposizione alla discarica del Limoncino è stata ascoltata dal sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi (Nella foto), dal presidente della Provincia, Giorgio Kutufà, e dai rispettivi assessori all'ambiente Cristiano Toncelli e Nicola Nista, accompagnati dai tecnici che hanno seguiti l'iter autorizzativo dell'impianto.

La novità di oggi è che il sindaco, d'intesa con il presidente della Provincia, ha proposto che sia il comitato dei cittadini ad indicare una rosa di nominativi di professionisti tra i quali il Comune sceglierà quello da designare per svolgere l'attività di monitoraggio e che certifichi il rispetto di tutte le prescrizioni previste nell'autorizzazione.

Al termine dell'incontro i vertici di Comune e Provincia hanno ritenuto che il dialogo con il Comitato, che ha ribadito perplessità e contrarietà al progetto, debba continuare e in questa stessa settimana si svolgerà un altro incontro per proseguire l'approfondimento delle problematiche fin qui emerse.

Da qui scaturisce l'impegno preso da Comune e Provincia a illustrare ulteriormente le caratteristiche e le tipologia dei rifiuti che andranno in discarica. Questo chiarimento avverrà durante un incontro tra i tecnici dei due enti locali, i rappresentanti del Comitato affiancati da un tecnico da loro scelto.

Dal nostro punto di vista ricordiamo - e con questo rispondiamo anche ai lettori che in questi giorni ci hanno scritto sull'argomento - che il corretto ripristino ambientale di una cava presuppone l'utilizzo di rifiuti, quando non sia possibile per esempio riciclarli o recuperarli dal punto di vista energetico. E ribadiamo altresì che rispetto a inviare inquinanti tir carichi di rifiuti a spasso per l'Italia e magari fino in Austria e Germania a colmare le cave oltralpe, è sicuramente preferibile smaltire i rifiuti in casa propria e ripristinare le nostre cave.

Tutto ciò ovviamente deve essere fatto nella massima correttezza e considerato il grave errore in comunicazione compiuto dalle istituzioni che hanno silenziosamente aspettato che il progetto venisse fuori da sé - e che ha probabilmente permesso a qualcuno di sentirsi autorizzato a ‘pensar male' - è sicuramente da salutare come un passo avanti la possibilità che sia un tecnico di parte, nominato dal comitato dei cittadini, a controllare la corretta esecuzione dell'attività, che ripetiamo ancora una volta è di per sé ecologicamente virtuosa.  

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