[30/08/2010] News toscana

Caccia, preapertura: anche in Toscana si scatenano le polemiche

FIRENZE. In quasi tutte le regioni italiane (escluse Liguria e Piemonte e le province autonome di Trento e Bolzano), mercoledì prossimo scatterà l'apertura anticipata della stagione venatoria. Anche in Regione Toscana si potrà sparare i giorni 1 e 5 come deciso oggi dalla giunta regionale. Con alcune differenze fra provincia e provincia in queste date si potranno cacciare le seguenti specie: tortora, merlo, colombaccio, gazza, ghiandaia, cornacchia grigia, germano reale, alzavola, marzaiola.

Il provvedimento come previsto si è portato dietro uno strascico di polemiche. «La stagione di caccia inizia nel peggiore dei modi - ha dichiarato Guido Scoccianti, responsabile del Settore caccia del Wwf Toscana - ancora una volta le esigenze di tutela della fauna vengono sacrificate dai nostri politici per soddisfare le richieste del mondo venatorio. I giorni di fine estate sono un periodo critico nella biologia di molte specie selvatiche e l'apertura della caccia in questo periodo determina gravi danni alle specie oggetto di prelievo e anche a tutte le altre, soggette a disturbo e a possibili abbattimenti». Anche nella maggioranza che sostiene il governo regionale si è "levata" qualche voce contraria: «I Verdi della Toscana esprimono la propria netta contrarietà alla scelta, purtroppo ormai tradizionale, della Giunta Regionale della Toscana di consentire la preapertura della caccia nei primissimi giorni di settembre -ha affermato il consigliere regionale dei Verdi Mauro Romanelli- Condividiamo le preoccupazioni espresse dalle associazioni ambientaliste ed animaliste, con particolare riferimento all'elemento della fragilità ecologica in cui si trovano molte specie in questo particolare periodo dell'anno: fase riproduttiva, individui ancora giovani e non indipendenti, esposizione massima della fauna locale, non essendo ancora giunti gli stormi migratori dal nord».

Gli ambientalisti fanno osservare che la loro presa di posizione è supportata dal mondo scientifico. In particolare per quanto riguarda gli anatidi (germano reale, alzavola, marzaiola), l'Ispra (Istituto per la protezione e ricerca ambientale) anche in un suo recentissimo documento, che dovrebbe costituire le linee guida per i calendari venatori delle Regioni, ha indicato come assolutamente da non consentire l'apertura anticipata ai primi di settembre spiegano dal Wwf toscana.

«Evidentemente- riprende Romanelli- nell'anno internazionale della biodiversità, contano di più i voti dei centomila tesserini venatori toscani che i pareri scientifici qualificati, ai quali in teoria si afferma sempre di volersi ispirare, salvo poi praticare il contrario alla prova di fatti». Il consigliere dei Verdi si sofferma poi sulla tempistica scelta dalla Regione per approvare la delibera: «E' necessario anche rilevare con dispiacere la tempistica dell'approvazione della delibera, ovvero 48 ore prima dell'inizio degli spari, che impedisce di fatto che eventuali ricorsi delle associazioni abbiano effetto concreto. Evidentemente si teme che ambientalisti ed animalisti abbiano ragione: in effetti l'articolo 42 della nuova Legge Comunitaria, approvata nei mesi scorsi dal Parlamento, prescrive il "divieto di caccia alle specie in periodo di migrazione, riproduzione e assistenza alla prole, ..." forse si mette in conto di perdere al Tar e magari di pagare multe alla Comunità europea: in tal caso sarebbero i contribuenti a pagare di tasca la ferrea volontà di compiacere ai cacciatori» ha concluso Romanelli.

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