[07/09/2010] News

Consultazioni pubbliche al via per la definizione della strategia Ue sulla biodiversità

LIVORNO. I cittadini europei, gli operatori, le pubbliche amministrazioni, le imprese e la società civile possono esprimere i propri pareri in materia di biodiversità: la Commissione europea ha dato il via alla consultazione online (possibile fino al 22 ottobre 2010) per raccogliere le opinioni degli interessati sulle opzioni politiche per la strategia post 2010 (in fase di elaborazione) in materia di biodiversità.

La consultazione, mira in particolare ad acquisire informazioni sulle zone in cui la legislazione Ue attualmente in vigore è percepita come inadeguata o passibile di un rafforzamento e sulle possibilità di integrare meglio la politica della biodiversità in altri settori.

A livello mondiale, la biodiversità continua a essere fortemente minacciata: la perdita di biodiversità registra infatti tassi che incidono da 100 a 1000 volte di più del normale. Oltre un terzo delle specie prese in considerazione è a rischio di estinzione e si stima che circa il 60% degli ecosistemi del pianeta abbia subito un degrado negli ultimi 50 anni.

Nel 2001 l'Ue si era fissata l'obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010, con un conseguente aumento degli interventi per contrastare tale perdita. Nel 2006 ha adottato, un piano d'azione per la biodiversità finalizzato ad accelerare i progressi in questo campo. Ma l'obiettivo fissato non è stato raggiunto; di qui la necessità di adottare un nuovo approccio.

Nel marzo 2010 il Consiglio dell'Unione europea ha definito uno scenario post 2010 per la biodiversità. Ha fissato un obiettivo ambizioso per il 2020, nell'intento di "porre fine alla perdita di biodiversità e al degrado dei servizi ecosistemici nell'Ue entro il 2020, ripristinarli nei limiti del possibile e, al tempo stesso, intensificare il contributo dell'Ue per scongiurare la perdita di biodiversità a livello mondiale".

Il Consiglio, dunque, ha invitato la Commissione a definire una strategia di ampia portata basata su una serie limitata di sotto-obiettivi misurabili per i differenti ecosistemi, sulle cause principali della perdita di biodiversità e sulle misure per farvi fronte.

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