[08/09/2010] News

La procedura di valutazione d'incidenza è uno strumento preventivo

LIVORNO. La procedura di valutazione d'incidenza è finalizzata alla verifica e alla valutazione degli effetti di attività e interventi su siti di importanza comunitaria (sic) e individua le idonee misure di mitigazione, volte a prevenire il deterioramento dei siti.

Lo ricorda il Tribunale amministrativo regionale (Tar) dell'Umbria che con sentenza dell'altro mese ribadisce l'importanza dello strumento preventivo di tutela dell'ambiente. Una valutazione da svolgersi prima dell'approvazione di progetto come quello autorizzato dal Comune di Orvieto corrispondente alla realizzazione di una nuova postazione per telecomunicazioni nell'area boscata nella Località Colonnetta di Prodo.

Si tratta, infatti, di un'area dove sussiste il divieto di realizzazione di nuove strade e di nuove costruzioni (salvo quelle necessarie a servizio della tutela ambientale, della silvicoltura e delle aziende faunistico-venatorie). Un'area di interesse naturalistico che preclude l'eliminazione o riduzione di formazioni agroforestali, di alberi isolati, filari, siepi e macchie di campo. Un'area a prevalente indirizzo di valorizzazione di caratteri naturalistici che consente solamente gli interventi di tutela e valorizzazione del paesaggio attraverso la conservazione degli elementi di pregio paesistico e incremento delle potenzialità ecologiche e ambientali delle risorse.

Non a caso la stessa legge regionale - con un più specifico riguardo all'attività edilizia - stabilisce che "i procedimenti in materia di valutazione d'impatto ambientale o di valutazione d'incidenza previsti dalle relative normative devono essere definiti preliminarmente alla presentazione della domanda di rilascio del permesso di costruire e della denuncia di inizio attività ..., nonché dell'avvio del procedimento relativo alla adozione del piano attuativo e alla realizzazione delle opere".

Dunque, anche la fonte regionale, oltre a quella europea e quella nazionale (Dlgs 152/06 fra l'altro recentemente modificato nella parte riguardante la Via, Vas e Aia), chiarisce il carattere preventivo, o, per meglio dire, di procedimento presupposto della valutazione d'incidenza (come pure di quella di valutazione d'impatto ambientale).

Il carattere preventivo è funzionale al rispetto dei precetti comunitari e nazionali improntati ai principi di precauzione e prevenzione dell'azione ambientale, secondo quanto emerge anche dall'esegesi della direttiva habitat.

Si potrà poi discutere se possa intervenire anche nella fase della progettazione definitiva. In rari casi, in giurisprudenza, è stata ammessa una valutazione postuma. Una fra le poche riguardava condizioni particolari ossia una situazione emergenziale che ha richiesto l'esercizio di un potere extra ordinem.

Comunque sia, secondo il quadro normativo è lecito affermare che la valutazione d'incidenza, si caratterizza come "atto a funzione prodromica" rispetto al provvedimento autorizzatorio, che lo deve precedere.

Torna all'archivio