[09/09/2010] News

La Banca per lo sviluppo dell'Africa finanzia infrastrutture per l'irrigazione nel continente

FIRENZE.  Il Continente africano notoriamente povero, ad alta mortalità anche infantile, ha necessità di auto sostenersi partendo dal garantire una produzione agricola almeno sufficiente per l'uso interno. La scommessa non è di poco conto considerato che  l'agricoltura ha bisogno di acqua e l'Africa, con leggere differenze tra i suoi stati, ha livelli elevatissimi per l'Indice di povertà idrica. Scarse risorse, accesso non equo, infrastrutture assenti o carenti sono alla base della criticità che è una vera spada di Damocle per il Continente. La Banca per lo sviluppo dell'Africa (Afdb) prova ora a mettere una toppa erogando nei  prossimi cinque anni  prestiti per 1,5 miliardi di dollari, da utilizzare in opere per convogliare le risorse idriche necessarie allo sviluppo dell'agricoltura nei vari stati africani. Il consigliere di amministrazione della banca, Ally Abou Sabaa, ha precisato che i prestiti serviranno alla realizzazione di progetti per condutture idriche per uso agricolo in molti stati africani ed ha invitato altri istituti bancari a «farsi avanti per contribuire a questa importante fase dello sviluppo in Africa».  Il consigliere di amministrazione della banca, ha aggiunto che il totale delle opere idriche «servirà  a rendere disponibili 8,5 miliardi di metri cubi d'acqua per l'irrigazione di aree coltivabili». Si tratta di vedere se l'opportunità potrà essere sfruttata da imprese locali con adeguate competenze in modo da ridurre la "dipendenza" dagli aiuti dai paesi sviluppati. 

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