[10/09/2010] News toscana

E' stata inaugurata oggi la cassa di espansione sul torrente Ciuffenna

FIRENZE. Un importante tassello per la riduzione del rischio idraulico nel Valdarno superiore è stato aggiunto oggi. Infatti è stata inaugurata la cassa di espansione sul torrente Ciuffenna, nel comune di Terranuova Bracciolini. «Esprimo tutta la mia soddisfazione per questa importante opera - ha dichiarato il presidente della provincia Roberto Vasai - e colgo l'occasione per ricordare il grande impegno dell'Amministrazione provinciale in materia di difesa del suolo con un piano di interventi costituito da più di 30 opere tra casse di espansione e alcune sistemazioni arginali che permetterebbero di stoccare circa 65 milioni di metri cubi di acqua, contribuendo così a mitigare i fenomeni di alluvione in maniera sostanziale. Per quanto riguarda la cassa di espansione sul torrente Ciuffenna, la provincia di Arezzo è l'ente coordinatore, mentre il comune di Terranuova Bracciolini ha rivestito il ruolo di ente attuatore. L'impegno nella programmazione e nella progettazione ha permesso di convogliare rilevanti investimenti ed il costo complessivo dell'opera, che è di oltre 5 milioni di euro, ha visto la compartecipazione della provincia per 2 milioni di euro, della Regione Toscana per 1 milione, del comune di Terranuova per 180.000 euro e dell'Autorità di bacino del fiume Arno per 1.859.000 euro» ha concluso Vasai.

La cassa di espansione realizzata lungo il torrente Ciuffenna in località Steccata ha un'estensione complessiva di 10 ettari, una capacità di invaso di 450.000 mc ed  appartiene alla tipologia denominata "in linea". Per mezzo di un dispositivo a "bocca tarata", permette il passaggio di una portata non superiore ad un certo limite e il volume di piena eccedente viene trattenuto a monte dell'opera, per essere poi restituito al deflusso nella fase decrescente dell'onda di piena con uno sfalsamento temporale inferiore ad una ora.

«La presenza della cassa d'espansione - ha sottolineato l'assessore provinciale alla difesa del suolo Antonio Perferi - non comporta necessariamente l'abbandono dell'attività agricola nelle aree interessate dall'allagamento in quanto tale fenomeno avviene con una frequenza pluriennale e interessando in diversa misura le aree in funzione della quota altimetrica rispetto alla quota della soglia. Inoltre l'allagamento di queste aree avviene per un tempo assai ristretto, confrontabile con la durata dell'onda di piena del torrente Ciuffenna, e quindi non determina pregiudizio alle colture agricole eventualmente presenti», ha concluso Perferi. L'opera è una di quelle previste dal Piano di bacino le cui realizzazioni, complessivamente, non si può dire che stiano bruciando le tappe, in primis per una carenza di risorse economiche.

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