[14/09/2010] News

Mosca pullula di discariche nucleari e ha paura delle radiazioni

LIVORNO. Secondo quanto scrive Evgeniya Chaykovskasya sul giornale indipendente online The Moscow News «I livelli di radiazione per le strade di Mosca hanno raggiunto un livello così alto che le autorità sono in procinto di spendere 4,7 miliardi di rubli per abbatterle. Più o meno 153 milioni dollari destinati al clean-up copriranno il periodo 2011-2013, dopo le notizie di non meno di 18 oggetti radioattivi pericolosi all'interno della capitale». Gli impianti nucleari sotto accusa si trovano in zone densamente abitate come Kuzminki sopra pendii franosi vicino al fiume Moskva che attraversa la capitale russa. Ma secondo la giornalista d The Moscow News «Anche in un'oasi di aria pulita in città come Kolomenskoe potrebbero essere a rischio di scarico di  rifiuti radioattivi durante i primi giorni del programma nucleare sovietico».

Secondo le istituzioni mediche russe un moscovita ha già un'aspettativa di vita di 5 anni in meno di quella della media dei russi e ora sono in molti reclamano una bonifica del nucleare cittadino.

I rappresentanti dell'Unione scientifica Radon hanno detto alla Komsomolskaya Pravda che «In nessuna altra grande città c'è così tanto materiale radioattivo così vicino a zone residenziali. Temiamo che non ci siano zone di protezione attorno a siti atomici e alcuni,  come l'Istituto Kurchatov nel nord-ovest di Mosca, si trovano vicino ad aree dove vive la gente. Tale vicinanza è pericolosa, con una semplice fuga di gas o un black-out di energia elettrica la catastrofe è possibile».

Queste attrezzature nucleari dovrebbero essere controllate, ma il problema è che sono di proprietà federale e appartengono a diverse istituzioni, come il ministero della difesa o il  Minatom. Una buona parte dei 4,7 miliardi di rubli da spendere andrà proprio nel  monitoraggio dello stato di queste attrezzature e del loro livello di radiazioni.

Un'altra fetta è destinata a qualcosa di ancor più preoccupante: verificare le presenze di discariche di materiali nucleari che sono state segnalate all'interno dei confini di Mosca, come i depositi nel parco di Kuzminki. I dintorni di Mosca potrebbero addirittura essere una specie di diffusa discarica nucleare all'aperto: durante la fase "eroica" dell'atomica e dell'atomo comunista degli anni '50 molto materiale radioattivo veniva portato fuori Mosca e  oggi il capo del laboratorio di controllo delle radiazioni dell'Istituto di ecologia cittadina, Gennady Akulkin, ha spiegato alla Chaykovskasya che «I minerali usati e i materiali radioattivi venivano semplicemente caricati su un'auto e buttati nei burroni fuori della città. Allora questo era accettabile . Ma Mosca è cresciuta, i burroni fuori dai confini della città sono entrati a farne parte. Ora i rifiuti radioattivi devono essere rimossi».

La più grande discarica di materiale nucleare a Mosca sarebbe a Kashirskoye shosse, lungo la  Moskva: secondo il municipio di Mosca lì sarebbero sepolti almeno 60.000 metri cubi di scorie nucleari. Attualmente il deposito di scorie è coperto con un metro di terra ed i dati ufficiali dicono che le radiazioni sono nella normalità, ma le forti piogge e l'aumento del livello della falda potrebbero portare il terreno radioattivo in superficie. The Moscow News spiega che la rimozione delle scorie è cominciata con un programma che procede a passo di lumaca: 300 metri cubi l'anno, ci vorrebbero 200 anni per rimuovere completamente il deposito! Un funzionario del municipio moscovita che ha accettato di parlare con la Chaykovskasya purchè non pubblicasse il suo nome, ha detto alla giornalista che «Selle rive del fiume Moskva sono possibili frane. Se cominciamo in maniera massiccia la rimozione del terreno pericoloso, l'intero argine scivolerà nel fiume, le radiazioni raggiungeranno l'acqua e ci sarà una catastrofe ecologica. Per prima cosa dovrebbe essere fatta una barriera anti-frana, e solo allora potremo rimuovere il terreno radioattivo».

Il problema è che nessuno sa davvero dove e quante siano le discariche radioattive: ogni anno a Mosca ne vengono fuori a decine, aree contaminate da vecchie apparecchiature mediche abbandonate o da altri strumenti contenenti sostanze radioattive che vengono semplicemente gettati dove capita per non pagare i costi di smaltimento. Negli ultimi 10 anni nella capitale russa sono state trovate e bonificate 503 discariche contenenti rifiuti nucleari.

Ma c'è anche un'altra spinosa e incredibile questione per la quale bisognerà investire un'altra parte dei 4,7 miliardi di rubli: il controllo dei materiali da costruzione che arrivano a Mosca. Secondo Maxim Shingarkin, un esperto ecologista a capo dell'associazione Grazhdanin (cittadino) spiega che «Tutte le apparecchiature della zona sinistrata di Chernobyl sono state rubate. Sono state fuse per farne tubazioni e raccordi che ci sono stati venduti. Ma la radiazione rimane nel metallo. E dovrebbe assolutamente essere controllata». La cosa è venuta clamorosamente alla luce nei cantieri per la costruzione delle infrastrutture del Summit Apec del 2012 che si svolgerà a Vladivostok: diverse tubature utilizzate nelle costruzioni sono risultate radioattive.

In una situazione così incerta e di diffusa di contaminazione i 4,7 miliardi di rubli previsti non saranno sufficienti a liberare Mosca dal pericolo radiazioni. Anche perché «Prima di tutto , ci sono 800.000 metri cubi di scorie nucleari, e non 60.000 - dice Akulkin - Questi erano i dati  ufficialmente resi noti in precedenza, quindi sono propenso a crederci».

Per il responsabile energia di Greenpeace Russia, Vladimir Chuprov, «E' un bene che le autorità stiano eliminando i pericoli di radiazioni, ma questo lavoro non è molto trasparente. A Mosca , per esempio, la mappa delle discariche radioattive non è stata fatta tutta e in più non è stata pubblicata. La gente semplicemente non sa se è vicina ai rifiuti nucleari e quale sia il livello di radiazioni in superficie. Ci dicono "tutto ok", ma non ci danno i dettagli, e così vengono i dubbi».

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