[15/09/2010] News

Lehman Brothers: all'asta va anche un modello economico

LIVORNO. Quando due anni fa proprio in questi giorni Lehman Brothers andò in bancarotta, e la crisi cominciò a configurarsi in tutti i suoi più negativi aspetti, ci sbilanciammo sostenendo che potesse essere l'89 del liberismo. Ma al di là delle analisi e di chi l'ha vista più lunga, incuriosisce - almeno noi - la notizia che a 24 mesi dal crollo, con ancora nella mente l'immagine impietosa dei dipendenti del colosso bancario che portavano via le loro cose dagli uffici in un cartone, nella liquidazione totale (anche l'insegna) del patrimonio di Lehman Brothers ci sia Wéve Got Style (The Vessel Collection: Blue/Green) opera d'arte di Damien Hirst.

Si tratta di un armadietto in legno con oggetti in vetro e ceramica, stimato tra gli 800 mila e un milione e 200 mila dollari. Sarà il top lot dell'asta di New York (Sotheby's) in programma il 25 settembre. Di Hirst hanno forse fatto più "rumore" altre opere invise agli animalisti in quanto realizzate con animali morti. Celebri lo squalo in formaldeide o la decorazione della bicicletta da corsa del campione americano di ciclismo Lance Armstrong con ali di farfalle che Hirst e i suoi collaboratori hanno staccato dai corpi degli insetti.

Opere quindi destinate alla scomparsa: i liquidi - come spiega bene il sito settemuse.it - rallentano soltanto il processo di decomposizione che, porterà, in un modo o nell'altro, alla disgregazione delle opere come è successo a Londra al ristorante "Pharmacy" che aveva inventato ed arredato proprio Hirst con sgabelli a forma di aspirina, che ad un certo punto è stato "smontato".

Ma l'opera acquistata da Lehman Brothers e che andrà all'asta ha in sé un altro aspetto molto interessante: si tratta appunto di un armadio comune dove però la disposizione e gli oggetti stessi sono la metafora della futilità del desiderio compulsivo umano per organizzare, classificare e controllare le cose che temiamo di più. Un'ossessione per l'accumulazione delle cose che Hirst ha scoperto alla morte di un suo vicino.

L'uomo, all'insaputa di tutti, ogni giorno raccoglieva oggetti comuni in giro per poi assemblarli come in una sorta di installazione. Una parabola della vita e della morte tema carissimo a Hirst e sul quale gioca da sempre con risultati esaltanti dal punto di vista economico visto che si sta parlando di uno degli artisti più ricchi del mondo.

Il blog del Corriere.it ci informa tra l'altro che Damien Hirst, scelse proprio il giorno in cui Lehman Brothers andava in fallimento, per vendere all'asta da Sotheby's dozzine di farfalle, pois e squali in formaldeide per 120 milioni di sterline, segnando così la prima volta che un artista scavalcava i mercanti per rivolgersi direttamente al pubblico.

Che Lehman Brothers abbia acquistato una sua opera solo ai fini di fare un investimento è osservazione ovvia e banale, ma pensare che inconsapevolmente abbia di fatto comprato un'opera specchio di se stessa e in qualche modo premonitrice del suo destino ci colpisce. Significativo inoltre che il ricavato della vendita all'asta di questa Wéve Got Style non servirà a ripianare il buco da oltre 600 miliardi di dollari frutto del crack di due anni fa né a soddisfare migliaia di investitori che nel settembre 2008 si sono sentiti beffati quando i loro risparmi sono finiti in fumo.

Lehman Brothers rappresenta infatti un ingranaggio di un modello economico che è arrivato al capolinea. Il brutto è però che molti pensano che questo modello si possa mettere in formaldeide ma in questo modo, come le opere di Hirst, non potrà che disciogliersi. La fase dell'accumulazione degli oggetti per il gusto dell'accumulazione ha mostrato ampiamente la corda anche se ci si ostina a riempire gli armadi. All'asta a Sotheby's va dunque un modello che, se si ha a cuore la sostenibilità ambientale e sociale, non dovrebbe ricevere neppure un'offerta.

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