[15/09/2010] News toscana

Anche Bramerini apre al rigassificatore di Rosignano, Pier da rivedere e correggere

LIVORNO. «La posizione della giunta regionale sul progetto del rigassificatore di Rosignano nell'area Solvay è contenuta già nel Dpef e nel Programma di governo: in entrambi i documenti si manifesta la volontà di una riapertura del dibattito sul tema in modo coerente all'evoluzione di una vicenda da contestualizzare rispetto ai mutati scenari economici e sociali».

Lo ha detto l'assessore all'ambiente e energia Anna Rita Bramerini rispondendo oggi in Consiglio regionale all'interrogazione con cui i consiglieri Magnolfi, Taradash, Fuscagni, Marcheschi e Agresti (Pdl) chiedevano le intenzioni della giunta sulla realizzazione del rigassificatore a Rosignano.

La posizione illustrata da Bramerini apre, come lei ha avuto modo di sottolineare, rispetto alla decisione assunta dalla precedente giunta Martini che, nel rispetto del Pier (Piano energetico regionale), diceva no alla realizzazione dell'impianto.

«Ma la riapertura è il risultato di un'evoluzione che va contestualizzata, che giustamente fa discutere - ha precisato l'assessore - come fanno discutere le grandi opere e i grandi interventi che hanno un impatto sul territorio. E che crea posizioni diverse all'interno della maggioranza e dell'opposizione, come la divergenza che hanno sull'argomento Pdl e Lega».

L'ipotesi di riconsiderare il progetto, ha ricordato l'assessore, fu manifestata durante la campagna elettorale dall'allora candidato Rossi, e poi si è concretizzata nel programma elettorale del Presidente e dalla stessa maggioranza.

«Partiamo comunque dal fatto che il procedimento di Via ( Valutazione Impatto Ambientale), da parte del Ministero all'Ambiente non è chiuso - ha poi precisato - e questo è elemento imprescindibile per dare avvio ad un nuovo percorso. Dopodiché, se ci saranno tutte le garanzie dal punto di vista di sicurezza ambientale e di ricaduta economica e sociale non solo per il territorio ma per l'intera Toscana, siamo pronti a ridiscutere e rivedere il Pier che è stato licenziato ormai a metà del 2008 in un quadro generale diverso dall'attuale dal punto di vista del fabbisogno energetico, e del contesto economico e sociale, che vede anche la Toscana toccata pesantemente dalla crisi.
Tornare sul Pier non sarà banale - ha proseguito - e quindi abbiamo chiesto innanzitutto a Edison, con cui è aperto il confronto, e alle parti economiche e sociali, ulteriori elementi di valutazione e garanzie dettagliate sugli effetti e le ricadute sul piano economico, occupazionale, sociale e ambientale e anche garanzie sugli impegni.

Ricordo che in tutto questo c'è un convitato di pietra - ha concluso Bramerini - il Governo che ad oggi non ha ancora prodotto un piano nazionale con le previsioni del fabbisogno energetico del Paese e con quelle delle varie infrastr utture da distribuire sul territorio necessarie a rispondervi».

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