[15/09/2010] News

La caccia in deroga non passa nemmeno in Lombardia. Esultano gli ambientalisti

LIVORNO. Il blitz leghista-caccia-selvaggia non è riuscito nemmeno in Lombardia. Legambiente che ha partecipato con altre associazioni ambientaliste ad un sit-in di protesta davanti alla sede della regione Lombardia dice che si tratta di «Una grande vittoria per gli ambientalisti. Il Consiglio Regionale, infatti, con voto segreto, ha bloccato l'ennesima proposta di legge che avrebbe consentito di cacciare 741.000 uccelli migratori protetti, fra peppole, fringuelli, frosoni, pispole e storni. La proposta era stata presentata nonostante l'annullamento da parte della Corte Costituzionale degli articoli della precedente legge regionale sulla caccia in deroga, nonostante il parere negativo della Commissione Europea e addirittura nonostante il parere negativo dell'ufficio legale della giunta regionale».

Al termine della manifestazione organizzata dalla Lega abolizione caccia (Lac) fuori dal Consiglio Regionale lombardo in occasione della discussione del pdl sulla caccia in deroga ai piccoli uccelli, Graziella Zavalloni, delegata Lac per la Lombardia, ha detto: «L'esito del voto segreto sulla pregiudiziale di illegittimita' della proposta dimostra che finalmente tra le fila della maggioranza nascono dubbi sulla fattibilita' di una difesa ad oltranza della caccia, ormai ridotta a tragico ed anacronistico passatempo di una sparuta minoranza in una regione che e' andata incontro a cambiamenti immensi ed e' ormai pronta a rigettare almeno le più indifendibili forma di distruzione della Natura. Il ringraziamento della Lac va ai consiglieri di Sinistra Ecologia & Liberta' e di Idv, che hanno saputo giocare le carte scarse dell'opposizione illuminata».

Esulta anche la Lipu-BirdLife Italia, il suo vicepresidente Fulvio Mamone spiega che «Nei giorni e nelle ore scorse abbiamo scritto e fatto pressione su Regione e ministeri interessati, ricordando a tutti che, per la Corte Costituzionale, concedere deroghe mediante una legge è iniziativa palesemente illegittima. Ci siamo dunque battuti perché si impedisse una nuova ferita al diritto e alla natura e così è stato. Sulla decisione dei consiglieri lombardi ha certamente pesato anche la recente sentenza della Corte di Giustizia subita dall'Italia e dalla stessa Lombardia, con cui viene condannato il nostro Paese (e varie regioni, tra cui quella del presidente Formigoni) proprio per l'utilizzo abusivo e scorretto della caccia in deroga. In definitiva, si tratta di un altro importante passo avanti verso la scomparsa di quella pessima tradizione, quasi tutta italiana, di cacciare i piccoli uccelli protetti, la cosiddetta deroghe da lettera "c", contro le quali la Lipu si batte da tempo ed ha recentemente raccolto oltre 200mila firme. Alla Giunta lombarda la Lipu formula lo stesso invito avanzato alla regione Veneto: non si ricorra all'escamotage di concedere ugualmente le deroghe con un atto amministrativo. Le deroghe di caccia ai piccoli uccelli, pratica ormai superata dalla storia, vanno cancellate per sempre, senza se e senza ma».

Per Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia è «Una grande vittoria in particolare per i piccoli migratori che rischiavano di essere vittime della mattanza inutile dei cacciatori. Il 90% degli italiani dice no alla caccia ma ancora una volta in Lombardia i lavori delle istituzioni sono stati bloccati da uno sparuto gruppo di cacciatori che chiedevano di liberalizzare la doppietta facile. Ora speriamo che questo verdetto ponga fine una volta per tutte all'annuale balletto delle deroghe alla caccia che già sono costate troppi soldi, in termini di multe europee, alle casse della regione Lombardia e quindi dei suoi cittadini»

Il Wwf Lombardia informa che però la regione ha approvato il progetto di legge sui richiami vivi, ma comunque per Paola Brambilla, Presidente Wwf Lombardia, il voto è «Finalmente una buona notizia sul fronte caccia. Il Consiglio Regionale ha dimostrato oggi grande senso di responsabilità, rifiutandosi di approvare una legge palesemente illegittima. Una buona notizia che arriva nell'anno della biodiversità, tematica molto sentita anche dall'amministrazione regionale. Ringraziamo tutti i consiglieri che, a scrutinio segreto, hanno votato la pregiudiziale che ha impedito l'approvazione della legge e in particolare un ringraziamento va all'Assessore Agricoltura e caccia De Capitani che ha quindi assecondato l'invito rivolto dalle associazioni ambientaliste, per il rispetto della legalità e a tutela della piccola fauna».

 

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