[22/09/2010] News toscana

Abbattimento della cicogna nera nel Padule di Fucecchio. Legambiente: «Vergogna inaccettabile. La provincia intervenga»

FIRENZE. Secondo i circoli di Legambiente Empolese Valdelsa, Valdera e Pistoia - Comitato Valdinievole, «L'abbattimento della Cicogna Nera, specie rarissima in tutta Europa, nel Padule di Fucecchio il giorno dell'apertura della caccia segna davvero un cattivo inizio della stagione venatoria, ma non è purtroppo una novità». L'uccisione di animali protetti nel Padule non è certo una novità: non molto di tempo fa una cicogna bianca è morta dopo che era stata impallinata, mentre un combattente è stato abbattuto al confine delle riserve naturali, e gli ambientalisti sospettano che molti episodi simili siano rimasti sconosciuti.

«E per questo non è un caso che qualcuno provveda ultimamente ad allertare gli organi di vigilanza, della presenza di specie particolarmente rare all'interno delle riserve naturali presenti nella zona - sottolineano i circoli del Cigno Verde - Infatti, come denunciamo da anni, le zone protette sono insufficienti e la loro ridotta dimensione, come avviene soprattutto per la Riserva naturale Fiorentina, finisce per trasformarsi in una trappola mortale per specie protette e non. Quello che chiediamo ancora una volta è che il Padule di Fucecchio riceva la giusta protezione e che perciò vengano ampliate le aree protette e la Zps a partire dalla Provincia di Firenze, come prescrivono tra l'altro i piani della Regione Toscana da quasi venti anni».

Quelli di Legambiente ce l'hanno con la "curiosa" affermazione del presidente della Provincia di Firenze «che invoca il rispetto delle regole che esistono già. E' vero: le regole ci sono, ma è anche vero che la competenza in materia di caccia è proprio della provincia e perciò è un suo compito garantirne il rispetto. Secondo noi, per rendere compatibile la caccia con la salvaguardia e la fruizione del prezioso ambiente del Padule, è perciò necessario rafforzare i controlli, creando una task force, tra gli organi di vigilanza competenti (Polizia Provinciale, Corpo Forestale, Guardie Volontarie, ecc). Non possiamo invece accettare che i controlli vengano addirittura ridotti, com'è avvenuto proprio in questi giorni impedendo alle Guardie Ambientali Volontarie delle associazioni ambientaliste di operare in provincia di Firenze»

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