[21/08/2009] News

Ci voleva una legge per smettere di gettare spazzatura dal finestrino dell'auto?

LIVORNO. Dall'8 luglio è vietato gettare rifiuti in strada dalle macchine: chiunque "insozzi" le pubbliche strade gettando rifiuti od oggetti dai veicoli in movimento o in sosta è "punito con la sanzione amministrativa da euro 500 a euro 1.000". Questa è una delle novità che la legge in materia di sicurezza pubblica (la 94/09 entrata in vigore appunto l'8 agosto) ha infatti inserito  (articolo 34 bis) nel codice della strada.

Certo è che in molti comuni alcuni sindaci hanno emanato delle ordinanze per limitare la sporcizia nelle strade, ma è la prima volta che un disposto di questo tipo ha valenza su tutto il territorio nazionale (tant'è che comunque le sanzioni amministrative previste dai regolamenti e dalle ordinanze comunali "per chiunque insozzi le pubbliche vie non possono essere inferiori all'importo di euro 500") e che la sanzione amministrativa di tipo pecuniaria viene applicata indipendentemente dalla città in cui ci troviamo.

Così come il divieto di tenere il motore acceso durante la sosta e la fermata dell'auto allo scopo di mantenere in funzione l'impianto di condizionamento dell'aria (introdotto nel codice della strada due anni fa) anche questa disposizione potrebbe annoverarsi come uno strumento per limitare danni all'ambiente. Che per dire la verità, non dovrebbe essere legata a una legge (e soprattutto a una legge sulla sicurezza pubblica) e più che altro a una sanzione, ma al buon senso dei guidatori e non guidatori. Un buon senso cioè che così come dovrebbe portare un buon cittadino medio a spegnere sempre il motore ad esempio al passaggio al livello o parcheggiato in attesa di qualcuno o in coda su una strada, dovrebbe portare lo stesso a buttare la propria "monnezza" negli appositi cestini.

Dunque, a dirla tutta potremmo chiederci se davvero era assolutamente necessaria una imposizione dall'alto per evitare sprechi e sporcizia sulle strade che appaiono così evidenti e pur dannosi per l'ambiente e la salute. E soprattutto se una limitazione di questo tipo sia necessaria solo per precise situazioni come quella legata ai guidatori.

In tutto questo un ruolo centrale lo può avere anche l'educazione, non solo "la prima" quella data dalla famiglia, ma anche quella delle scuole. Integrare l'educazione ambientale nei programmi scolastici (cosa che in Italia manca) quindi potrebbe sicuramente contribuire a evitare che un bambino butti la classica carta della caramella in strada. E una buona comunicazione ambientale tramite i media potrebbe aiutare i loro genitori a comprendere come conferire correttamente i propri rifiuti.

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