[27/09/2010] News

Turismo sostenibile: i parchi europei certificati a convegno in Abruzzo

FIRENZE. Il prossimo mercoledì 29 settembre nel Parco nazionale d'Abruzzo a Pescasseroli, si terrà la conferenza di Europarc, la federazione che rappresenta 460 soci in 36 paesi che promuove il turismo sostenibile nelle aree protette come certificato dalla Carta europea. Il turismo nei parchi europei gode di un buono stato di salute (circa 60 milioni di visitatori stimati ogni anno) ma per diventare trainante nelle economie dei singoli paesi è necessario un ulteriore sforzo nella diffusione di esperienze virtuose che già sono in essere in Europa e anche nel nostro Paese. Su questi aspetti verrà fatto il punto durante la conferenza. «Ad oggi sono 73 le aree protette certificate in 8 paesi d'Europa secondo i criteri della Carta europea per il turismo sostenibile e circa 250 le imprese partner - informa Federico Minozzi, responsabile Europarc a Bruxelles - Altri cinque nuovi parchi saranno certificati nel corso della conferenza».

In Italia sono sette i parchi certificati (Parco nazionale dei Monti Sibillini, Parco regionale delle Alpi Marittime, Parco naturale Adamello Brenta, Parco naturale dell'alto Garda bresciano, Riserve dell'oltrepò mantovano, Riserva naturale del Lago di Piano e Parco regionale dell'Adamello) e quattro quelli candidati (Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, Parco nazionale della Sila, Riserva di Monte Rufeno, Parco regionale delle Madonie). Di particolare interesse è l'esperienza della Regione Lombardia, che ha sostenuto, anche finanziariamente, l'applicazione della Carta nei propri parchi regionali.

Partecipazione e sinergie tra pubblico e privato sono gli elementi base adottati per costruire un turismo sostenibile che contempli gli aspetti economici e di tutela della biodiversità in cui non vengono dimenticate le peculiarità culturali. Inoltre ci sono gli aspetti di formazione. In Spagna ad esempio nell'area protetta Donana (Andalusia) per dieci anni è stato formato sia il personale del parco sia la guida dell'azienda locale, mentre in Germania nel Parco nazionale Harz sono state certificate le strutture di accoglienza, rispondendo non solo al benessere del visitatore, ma anche al risparmio delle risorse energetiche, per una mobilità sostenibile e a favore dei prodotti locali. Per quanto riguarda la partecipazione un modello interessante è quello del parco italiano dell'Adamello Brenta, dove una serie di riunioni in diverse comunità locali, ha consentito di mettere a fuoco gli obiettivi del piano di azione.

Torna all'archivio