[29/09/2010] News toscana

Inizia il cammino verso la nuova legge sui servizi pubblici locali

FIRENZE. Sarà affidato a dei commissari il periodo di transizione che porterà alla riforma organica dei servizi pubblici in Toscana. A pochi mesi dalla soppressione degli Ambiti territoriali ottimali in base a quanto previsto dalla Finanziaria, la Regione spiega il percorso che intende intraprendere nel medio periodo e come affronterà l'emergenza.

Rispetto a quest'ultima la proposta di legge che tra pochi giorni sarà portato in Consiglio prevede di individuare quattro commissari (uno per l'acqua e tre per i rifiuti) che avranno il compito di completare e continuare a gestire i due importanti servizi essenziali. Per il resto si prosegue come già annunciato: realizzazione di un unico ambito per l'acqua e la prosecuzione del lavoro nei tre ambiti dei rifiuti.

«Si tratta di una soluzione - ha precisato l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini -che la Regione ha individuato alla luce di un quadro normativo nazionale non sempre coerente, in cui la Finanziaria abolisce gli Ato, il codice ambientale (d.lgs 152) li mantiene, il ministro Calderoli sta lavorando alla riforma delle autonomie locali e la Regione Veneto ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale dichiarando la soppressione degli Ato illegittima».

In questo quadro nasce la proposta di legge - spiegano dalla Regione- che sarà incentrata su un forte ruolo del pubblico nella modulazione delle tariffe e nell'esame degli investimenti e rafforzerà la terzietà del controllo mantenendo uno stretto rapporto con i territori. Ai commissari saranno infatti affiancate assemblee consultive (6+3) formate dai sindaci appartenenti all'ambito di riferimento, la cui composizione sarà prevista in legge riproducendo sostanzialmente la composizione delle assemblee dei rappresentanti in seno alle attuali Autorità. Entro il 2011- almeno secondo gli auspici dell'amministrazione regionale- sarà quindi messa in atto la riforma e il passaggio vedrà una forte partecipazione, sia dei comuni sia degli altri livelli istituzionali, oltre a quello delle parti sociali e dei cittadini. «La riforma dei servizi pubblici diventerà in questo modo uno strumento innovativo per incentivare e diffondere nuove forme e nuovi metodi di partecipazione, per discutere le criticità ma anche per valutare insieme le possibili soluzioni».

Sull'acqua, sul cui assetto di riforma degli ambiti ottimali si incagliò la proposta di legge presentata la scorsa legislatura, Bramerini ha ribadito la necessità di un'Autorithy pubblica.

Nelle prossime settimane vedremo se questa proposta avrà più fortuna delle precedente.

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