[01/10/2010] News

Emissioni e sicurezza dei motocicli: Commissione Ue propone miglioramenti e semplificazione legislativa

BRUXELLES. La Commissione europea oggi ha proposto di fissare limiti d'emissione ambiziosi per tutti i veicoli appartenenti alla categoria L, che comprende i veicoli a motore a 2 o 3 ruote, come ciclomotori, motocicli con e senza sidecar, tricicli (i nostri "apini"), "quads" e micro vetture. Inoltre, per la Categoria L è previsto «Il montaggio obbligatorio di sistemi frenanti avanzati sui motocicli nuovi e di commutazione automatica del proiettore». La proposta semplifica radicalmente la legislazione attuale composta da 15 direttive, sostituendola con soli 5 regolamenti.

La proposta introduce anche requisiti più rigorosi di sorveglianza del mercato e detta pari condizioni per tutti i produttori  di veicoli della categoria L, «In un settore in cui la presenza di prodotti non conformi può causare rischi significativi per la sicurezza e l'ambiente».

La proposta principale, contenente tra l'altro campo d'applicazione, categorie dei veicoli, limiti d'emissione e altro ancora, sarà successivamente seguita nei prossimi 2 anni da altri 4 regolamenti che disciplineranno metodi di prova, particolari tecnici e norme amministrative. L'intero pacchetto formato dai 5 regolamenti passa ora al Consiglio e al Parlamento europeo e si prevede che possa essere applicato a partire dall'1 gennaio 2013.

Ecco i punti centrali della proposta così come vengono riassunti dalla Commissione europea: 

Aumento della sicurezza. Nel 2008, sono deceduti in incidenti stradali 5.520 motociclisti. In realtà, la quantità degli infortuni mortali è rimasta più o meno costante mentre il numero di incidenti relativi ad altri mezzi di trasporto è gradualmente diminuito. Il regolamento proposto introdurrà alcuni nuovi requisiti funzionali di sicurezza, come il montaggio obbligatorio di sistemi frenanti antibloccaggio su motocicli di medie e alte prestazioni. Tutti i veicoli appartenenti alla categoria L dovranno inoltre essere muniti di un dispositivo automatico di accensione dei proiettori per aumentare la visibilità dei motociclisti e dei loro veicoli in modo da essere meglio individuati dagli altri utenti della strada.

Riduzione delle emissioni. Alcune emissioni tossiche prodotte dai mezzi di trasporto stradale sono in diminuzione, ma la quota che i veicoli appartenenti alla categoria L hanno di queste emissioni aumenta in misura significativa. Per il prossimo decennio, si propongono 3 fasi di emissioni. La Commissione propone tra l'altro fasi Euro 3, Euro 4 ed Euro 5 (nonché limiti Euro 6 per motocicli) da completare rispettivamente entro il 2014, il 2017 e il 2020.

Una sorveglianza del mercato più rigorosa. Introducendo requisiti più rigorosi di sorveglianza del mercato, sarà più facile prevenire la vendita di prodotti illegali e garantire una leale concorrenza fra i fabbricanti di veicoli appartenenti alla categoria L, in un settore in cui la presenza di prodotti non conformi può causare rischi significativi per la sicurezza e l'ambiente.

Semplificazione legislativa. La proposta semplificherà anche radicalmente la legislazione attuale, composta da 15 direttive, sostituendola con soli 5 regolamenti.

Adeguamento alle nuove tecnologie. L'attuale quadro legislativo sarà ampliato fino a comprendere i veicoli ibridi o unicamente elettrici, dotati di accumulatori ricaricabili in rete, dato che questo tipo di propulsione, per i veicoli della categoria L, è già prodotto in serie da anni.

Secondo il commissario Ue per l'industria e l'imprenditoria, l'italiano  Antonio Tajani, «La proposta odierna è un esempio di come si possa semplificare la legislazione Ue aumentando la sicurezza funzionale e la rispondenza ambientale dei veicoli appartenenti alla categoria L. Una legislazione più contenuta significa per l'industria meno spese e meno oneri amministrativi. D'altro lato, aumenta considerevolmente la sicurezza dei questi veicoli e si riducono le loro emissioni nocive. E potremo anche affrontare prodotti che penetrano illegalmente nel mercato interno della Ue. La nostra proposta odierna gioverà sia all'industria che agli utenti di tali veicoli».

Torna all'archivio