[24/08/2009] News

Il libro che la tua chiesa non ti farebbe mai leggere - di Tim C. Leedom e Maria Murdy

Il libro che la tua chiesa non ti farebbe mai leggere ha venduto oltre un milione di copie negli Usa ed in Italia, ormai alla ventiquattresima edizione, è oltre le 130 mila. Un best seller, dunque, che attraverso una raccolta di saggi ed interventi a volte contraddittori e frutto sia di contributi di atei e razionalisti che di persone profondamente religiose (e degli stessi integralisti che vuole denunciare) affronta con coraggio ed onestà intellettuale il tema più scottante di sempre (soprattutto nella cattolica e a-religiosa Italia): la religione.

Attraverso un'antologia di teologi, storici e ricercatori indipendenti si ricostruisce la storia comune di tutte le grandi religioni che condividono i miti ancestrali della nascita del mondo, del salvatore dell'umanità, addirittura della Trinità e della vergine genitrice, delle lotte tra le grandi religioni monoteiste (e all'interno della stessa cristianità) per trasformare questo comune brodo di coltura e cultura in una sanguinosa lotta per imporre i propri dettagli e la propria idea di salvezza. Come si legge nel risvolto di copertina «Il libro che la tua chiesa non ti farebbe mai leggere è, al tempo stesso, una rigorosa controstoria delle religioni e un invito a non smettere mai di pensare con la propria testa».

Quello che qui ci interessa però è il rapporto tra religione e ambiente che il libro sviscera nella sua parte centrale, partendo dal rifiuto della teoria dell'evoluzione darwiniana fatta all'inizio praticamente da ogni religione monoteistica, per approdare alle attuali teorie del "disegno intelligente" e al creazionismo, soprattutto nella sua brutale interpretazione politico-religiosa che ne dà la destra cristiana della "Bible Belt" degli Stati Uniti d'America, un vero e proprio Stato nello Stato che punta all'instaurazione di una teocrazia cristiana, tragicamente somigliante a quella musulmana iraniana e dei talebani afghani, che non a caso si basa su tre fermi principi: la negazione della scienza e dei diritti delle donne e un antiambientalismo feroce.

Impressionante il capitolo "Armageddon ambientale", nel quale viene riportato il discorso di accettazione del Global environment citizen award da parte di Bill Moyer, che svela come dietro la negazione e l'aspra lotta che le numerose, e spesso improbabili, sigle del fondamentalismo cristiano fanno agli ambientalisti, arrivando a negare il cambiamento climatico e l'accelerata estinzione delle specie in atto, ci siano due cose contraddittorie ma che si sostengono potentemente:

1) La fiducia che Dio nella sua onniscienza e onnipotenza saprà (dopo aver adeguatamente sfoltito i "cattivi", i pagani, gli atei e gli scienziati) dare all'umanità un nuovo carburante per far andare avanti l'economia e avvierà una nuova creazione di piante ed animali che, rigorosamente come dice la Bibbia, in pochi giorni sostituiranno gli altri che l'onnipotente sta facendo sparire, così come fece con i dinosauri e gli atri "errori di fabbricazione" solo poche migliaia di anni fa.

2) La convinzione che il disastro climatico ed ambientale sia necessario, perché si tratta di uno dei segni della lotta finale, dell'Armageddon che riporterà il Messia sulla terra e darà il via all'Estasi con la battaglia purificatrice contro le legioni dell'Anticristo. In questo caso gli ambientalisti e gli scienziati vanno messi a tacere perché con i loro allarmi metterebbero in guardia i popoli contro le "necessarie" catastrofi e ritarderebbero così l'auspicabile fine del mondo e la lotta finale tra il bene ed il male che dovrebbe portare allo sterminio di tutti gli infedeli e di chi crede in altre religioni e dei per instaurare in America la nuova Gerusalemme e il nuovo Israele di un Dio crudele e senza misericordia.

«Dunque cosa significa questo per le politiche pubbliche e l'ambiente? - ci chiede Moyer - Si consulti "Grist Magazine" e si legga il notevole lavoro di ricerca del giornalista Glenn A Scherer The road of Environmental Apocalypse. Leggetelo e vedrete come milioni di fondamentalisti cristiani possano credere che la distruzione ambientale non solo vada ignorata, ma anzi accolta e anche accelerata come segno dell'imminente apocalisse».

E non stiamo parlando di un marginale e folcloristico movimento politico-religioso: al tempo di Bush metà dei parlamentari Usa venivano da queste fila e volevano introdurre questi principi nella legislazione statunitense, fino a piegare una Costituzione che i Padri fondatori avevano voluto laica al disegno della creazione della nuova Gerusalemma, da costruire attraverso lo scontro di civiltà, la supremazia bianca, la battaglia contro l'evoluzionismo e l'ambientalismo. Idee terribili ma di successo che qualcuno, fatti i debiti adattamenti, ha introdotto nella politica italiana senza finora trovare un Obama a contrastarle. E' lo stesso movimento che in questi giorni vediamo aggressivo e organizzato all'attacco della riforma sanitaria del primo presidente nero degli Usa, un affronto per questi fanatici che credono ancora nella necessità di separare le razze e dell'uomo (bianco) dominatore senza alcun obbligo o limite della natura.

Non è un caso se questo esteso movimento integralista cristiano, imposto attraverso una martellante campagna dei tele-predicatori, trovi l'appoggio entusiasta e i sostanziosi finanziamenti della Exxon Mobil e di altre multinazionali petrolifere, non certo interessate alla fine del mondo, che vorrebbe anche dire fine del business, ma a far uscire relazioni come quelle dell'International policy network che scrive esplicitamente che il cambiamento climatico «è un mito, i livelli del mare non stanno aumentando, gli scienziati che credono che la catastrofe sia possibile sono la vergogna delle scienze».

Sembra di leggere qualche Giornale italiano nei sui giorni di migliore vena eco-scettica. Ora sappiamo che le politiche e le battaglie antiambientaliste e negazioniste, e persino certe leggi approvate, hanno la loro fonte di ispirazione nel magma turbolento del fondamentalismo iperconservatore Usa, tradotte in italiano ed epurate dell'indigesto Armageddon imminente e "necessario" e diventato così poco cattolico, ma fedeli, fino al plagio, alle teorie antiambientaliste e antiscientifiche d'oltreoceano. Naturalmente nella versione "made in Italy" che accolla agli ambientalisti ed agli scienziati quel catastrofismo che invece ispira la destra fondamentalista, di qualsiasi religione, nel mondo.

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