[06/10/2010] News

Nucleare ‘Emission free’? Solo grenwashing

LIVORNO. Uno dei tentativi più  visibili (e probabilmente più riusciti a livello di opinione pubblica) di darsi una nuova immagine "ambientalista" è quello di presentare e riposizionare il nucleare come energia pulita, ad emissioni zero. Un argomento che anche da noi viene utilizzato (anche chi pensa che il cambiamento climatico sia una bufala inventata dagli ambientalisti) per sottolineare l'inevitabilità della scelta nucleare se si vogliono davvero tagliare le emissioni di gas serra. Improvvisamente accanto ai progetti di realizzazione di nuove centrali nucleari (o al mantenimento in vita di quelle vetuste) appaiono le due magiche parole "‘emission free'" e viene assicurato che «L'energia nucleare è una fonte di energia libera delle emissioni».

Basta dare un'occhiata al grafico che pubblichiamo, realizzato e messo in linea dal  Nuclear energy institute, l'organizzazione politica dell'industria e delle tecnologie nucleari, che rappresenta l'energia nucleare come la più abbondante delle energie ad emissioni zero. Una campagna pubblicitaria molto spinta ed aggressiva ed altrettanto ben finanziata che ultimamente è arrivata fino agli schermi della Bbc.

Una campagna di greenwashing alla quale risponde Greenpeace Usa: «L'energia nucleare non è "clean" o "emission free". Volete dirci che le discariche a cielo aperto di scorie nucleari a Seversk, in Russia, sono "clean"? Volete descriverci la produzione di combustibile nucleare come "emission free" quando produce le sue tonnellate di gas serra e sottoprodotti tossici e radioattivi? E che ci dite dei reattori nucleari che sono autorizzati ad emettere gas radioattivi come il carbonio -14?».  L'ultima domanda di Greenpeace riguarda quanto successo in un in un impianto di ritrattamento delle scorie nucleari a Tricastin, nel sud est della Francia, dove ad agosto si è scoperto che dal primo gennaio, la struttura di Socatri/Areva aveva emesso più gas radioattivo di carbonio-14 di quanto fosse consentito per tutto l'anno. 

Greenpeace ricorda che Advertising standards Canada, l'autority canadese sulla pubblicità delle industrie, ha dichiarato all'inizio di quest'anno che «Le indicazioni nelle pubblicità della Power Workers' Union  che il  nucleare è "emission free" sono inesatte, non supportate e fuorvianti». Secondo l'Autority «E' ingannevole  che un inserzionista prometta categoricamente una cosa, quando, per sua stessa ammissione, può solo realizzare qualcosa che è molto mano».

La Power Workers' Union  ha dovuto ritirare la sua pubblicità che contiene le parole "emission free" e ha ricevuto l'ordine di non utilizzare in qualsiasi pubblicità in futuro. Però la Canadian nuclear association continua a raccontare allegramente ai media e all'opinione pubblica che l'energia nucleare è "pulita".

Greenpeace si chiede: «L'industria riuscirà a prestare un po' di attenzione? E al riguardo il Nuclear energy institute, modificherà il suo infographic  e i suoi altri pronunciamenti? Forse Ge Energy potrebbe aggiornare la descrizione del suo Advanced boiling water reactor? Riuscirà Areva North America a fare una ricerca rapida su Google e modificare i post sul suo blog? Noi tratterremo il fiato mentre aspettiamo. Intanto cercheremo altre pubblicità in  altri Paesi dove si fanno le stesse affermazioni false».

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