[07/10/2010] News

Kutufą e Cosimi hanno ricevuto a Palazzo Granducale i lavoratori della Giolfo e Calcagno

I lavoratori della Giolfo e Calcagno, accompagnati dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil, sono stati ricevuti a Palazzo Granducale dal presidente della Provincia, Giorgio Kutufà e dal sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi.
I sindacalisti, presenti i segretari provinciali della Cgil, Strazzullo e della Uil, Cantini insieme ai segretari dei categoria, Rossi della Cgil e Pagni della Cisl, hanno espresso la loro profonda preoccupazione per la prossima scadenza del periodo di cassa integrazione, che potrebbe aprire le porte alla mobilità e quindi alla risoluzione del contratto di lavoro.
Gli amministratori hanno ribadito la piena disponibilità a mettere in campo quanto è nelle loro possibilità per favorire la ripresa produttiva del sito, sottolineando il fatto che, al momento, nessuno si è ancora fatto avanti con il liquidatore, con proposte e progetti concreti sui quali poter avviare un confronto serio. Il presidente Kutufà ha, inoltre,  ribadito che i lavori per la banchina, per i quali l'Autorità Portuale di Livorno ha già più volte manifestato la propria disponibilità, non potranno essere avviati in assenza di una reale volontà di recupero del sito produttivo. "Occorre che da parte di tutti i soggetti attivi sul territorio, a partire dal  sistema imprenditoriale, si manifesti la volontà  di collaborare per la ripresa dello sviluppo della città, perché gli enti locali da soli non possono fornire tutte le risposte".
Il sindaco Cosimi, dal canto suo ha affermato che "anche in questa situazione il nostro impegno è  quello di non abbandonare nessuno. Va però detto che ci troviamo davanti ad una proprietà che ha scelto di chiudere un'azienda, che  era in buone condizioni, con la liquidazione volontaria e con questo ci ha lasciato pochissimi margini di manovre.
Il mio impegno  sarà duplice: nel caso specifico fare pressione sulla liquidatrice affinché venga prolungata la cassa integrazione, in scadenza il prossimo 14 novembre, anche se le condizioni, cioè il fatto che le banche creditrici non hanno ancora avuto nulla, non sembrano renderlo possibile; contemporaneamente da domani richiederò la disponibilità di tutti i soggetti istituzionali, sociali ed economici del territorio a costituire un "tavolo"  che affronti le diverse situazioni di crisi aziendali in atto a Livorno,  affinché ognuno, per la propria parte di responsabilità e competenza,  contribuisca a delineare scenari futuri che diano soluzioni e nuove prospettive all'economia  e all'occupazione livornesi."

Livorno, 7 ottobre 2010

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