[11/10/2010] News

Unep, la green economy unica strada per centrare gli obiettivi del millennio

FIRENZE. Il Programma Onu per l'Ambiente (Unep) vede l'adozione dei principi della "green economy" come strumento per centrare gli obiettivi del millennio lanciati dall'Onu. Questo in sintesi quanto riportato nel rapporto "A brief for policymakers on the green economy and the millennium development goals", in cui si dimostra attraverso esempi concreti, come l'investimento in energie rinnovabili, in strategie di risparmio energetico, in trasporti e agricoltura a basso impatto, in tutela di natura (biodiversità), siano importanti non tanto e non solo per contribuire alla salvaguardia e all'equilibrio ambientale, ma anche per combattere povertà, fame e malattie.

Tra gli esempi riportati nel rapporto quello del Costa Rica: politiche e investimenti "green-oriented" hanno avviato un concreto incremento delle aree protette e dei parchi nazionali, che attualmente ricoprono oltre il 25 per cento della superficie totale del paese e che hanno portato ad uno sviluppo straordinario del settore dell'eco-turismo, attirando oltre un milione di visitatori e generando ben 5 milioni di entrate ogni anno. La città brasiliana di Curitiba puntando in altri settori "green" ha ottenuto un miglioramento della qualità della vita. Progettazione sostenibile e eco edilizia, trasporti a basso impatto hanno dato vita ad uno sviluppo urbano compatibile.

La superficie media di spazio verde pro capite è passata da un metro quadrato a circa 50 metri quadrati e il 45 per cento degli spostamenti sono effettuati con i mezzi pubblici, con un risparmio significativo nel consumo di carburante per i veicoli privati e una diminuzione dell'inquinamento atmosferico. Altri esempio riportato nel rapporto riguarda le performance dell'Uganda: dal 2004 il numero di agricoltori biologici certificati è aumentato da 45.000 a oltre 200.000 e la superficie dei terreni coltivati con metodi a basso impatto è passato da 185.000 ettari a quasi 300.000. Se all'impegno dei Paesi in via di sviluppo corrispondesse in proporzione un impegno serio anche dei Paesi industrializzati, gli obiettivi del millennio non apparirebbero così lontani da raggiungere.

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