[11/10/2010] News

Follia nucleare italiana, i ritardi si dilatano ulteriormente

FIRENZE. Ci possiamo mettere tranquilli! Fino a che non sarà istituita l'Agenzia per la sicurezza nazionale sull'energia nucleare (siamo in attesa delle nomine) non sapremo nulla di certo in merito ai siti idonei per l'ubicazione delle centrali. Infatti è la stessa Agenzia che dovrà approvare il documento della Sogin (Società gestione impianti nucleari) dopodiché la stessa società pubblicherà la "Carta preliminare delle aree potenzialmente idonee".

Successivamente entro 60 giorni, la Carta sarà poi presentata in un seminario nazionale a istituzioni, enti locali, associazioni e sindacati ed eventualmente aggiornata. Questo è l'iter delineato dal commissario della Sogin, Francesco Mazzuca, che poi ha sottolineato: «i 52 siti indicati nella Carta sono stati individuati secondo criteri internazionali, e questo documento non è stato ancora reso noto a nessuno, tantomeno alla stampa. Comunque ogni passaggio, come indicato dalla legge, sarà frutto di un processo condiviso».

Intanto dalla Sogin si fa sapere che il deposito nazionale rifiuti radioattivi (che andava comunque realizzato) sarà inserito in un Parco tecnologico (notare bene che si parla di parco e non di area ndr) di circa 300 ettari, in un contesto che prevede laboratori di ricerca, insediamenti industriali, centri di formazione e informazione. Questo nuovo contesto servirà a far ingoiare la pillola ai territori? Vedremo. Intanto il commissario della Sogin precisa: «saranno i comuni e gli enti locali, come previsto dalle norme, a presentare la propria candidatura per ospitare il Parco tecnologico del Deposito nazionale nel proprio territorio».

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