[12/10/2010] News

Comitato di sicurezza alimentare della Fao: Galan indica "impegni" settore agricolo

FIRENZE. Durante la 36esima sessione del Comitato di sicurezza alimentare (Csa) in corso alla Fao, è stato fatto il punto sullo stato di denutrizione a livello mondiale. Nonostante che il numero di persone che soffrono la fame sia in leggera diminuzione, circa un miliardo di vite umane in pericolo di vita per carenza di cibo sono ancora troppe. Indicazioni su cosa può fare il mondo dell'agricoltura per ridurre i contorni di questa tragedia umana  sono venute dal ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Giancarlo Galan (Nella foto) intervenuto alla conferenza.

E' necessaria «un'agricoltura sostenibile che concili le esigenze dell'economia con quelle della qualità della vita e dell'ambiente, in un rapporto di equilibrio e di reciproco rispetto ma che sappia fare i conti con la ricerca e l'innovazione. Tutto questo comporta il ripensare le politiche agricole, i metodi di sfruttamento del suolo e, per farlo, è necessario conservare e recuperare le risorse naturali delle terre più povere, senza per questo rifiutare aprioristicamente i benefici e i vantaggi che possono venire dalle nuove tecnologie, dalla adozione di strumenti e pratiche tecnologicamente avanzate in ogni senso alle difficili agricolture dei Paesi in difficoltà».

Per Galan sono necessarie «politiche che incoraggino gli agricoltori nella gestione delle risorse naturali in modo produttivo ed ecologicamente sostenibile, ma che, al contempo, segnino l'avvio di una rinnovamento sociale e culturale».

Secondo il ministro per dare risposte convincenti su scala globale ci vuole un'unica regia: «rafforzare nei consessi internazionali un unico progetto strategico, sotto l'egida dell'Onu, tanto da poter giungere a un'effettiva sinergia pubblico-privato, così da individuare tutte le risorse finanziarie, umane e strutturali realmente disponibili» ha concluso Galan.

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