[14/10/2010] News

Fao: debellata la peste bovina

ROMA. Oggi la Fao dà finalmente una buona notizia: «L'impegno mondiale contro la peste bovina, una malattia infettiva a forte mortalità che colpisce i ruminanti, ha avuto i suoi frutti e con la cessazione di tutte le attività sul campo ad essa collegate, tra breve ne sarà annunciato il totale sradicamento. Questa sarà la prima volta nella storia dell'umanità che una malattia animale sia stata del tutto debellata e solo la seconda, dopo il vaiolo nel 1980, che una malattia sia stata eliminata grazie agli sforzi compiuti dall'uomo».

Si tratta (i o si trattava?) di una malattia che non colpisce l'uomo, ma capace di causare rapide e devastanti  perdite di bovini e di altri ungulati che per millenni hanno spesso messo in ginocchio e alla fame comunità rurali, portando con sé una scia di carestie, crisi economiche e disordini sociali.

La Fao spiega che «Causata da un virus, la peste bovina si propaga per contatto diretto o tramite materiali contaminati».   Per  secoli ha ucciso milioni di bovini, di bufali, di yak e altri animali allo stato brado, con tassi di mortalità che sono arrivati a raggiungere il 100% del bestiame colpito. negli anni '20 del secolo scorso, nel momento di maggior diffusione, la malattia si estendeva dalla Scandinavia al Capo di Buona Speranza e dalle coste Atlantiche dell'Africa alle Filippine, con focolai epidemici segnalati anche in Brasile ed in Australia. Agli inizi degli anni '80 ò la peste bovina era ancora drammaticamente presente in tutto il mondo, con epidemie devastanti in Asia meridionale, Medio Oriente e Africa.  Le perdite di bestiame in Nigeria raggiunsero i 2 miliardi di dollari, nel 1994 un'epidemia nel nord del Pakistan ha annientò più di 50.000 capi di bovini prima che la situazione fosse riportata sotto controllo con l'aiuto della Fao.

Rivolgendosi ai ministri, agli esperti di salute animale ed altri partner riuniti da ieri a Roma per il Simposio mondiale per lo sradicamento della peste bovina, il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, ha sottolineato che «Il controllo e l'eliminazione della peste bovina sono sempre stati una priorità per l'organizzazione sin dall'inizio della sua missione per sconfiggere la fame e rafforzare la sicurezza alimentare mondiale. La malattia ha imperversato su Africa, Asia ed Europa per secoli, decimando milioni di capi di bestiame e causando miseria e carestia.  Intorno al 1880 ha provocato perdite per un milione di capi di bestiame nella Russia europea ed in Europa centrale. Quando è penetrata in Africa, alla fine del diciannovesimo scolo, ha decimato milioni di capi di bestiame ed ha scatenato miseria e carestia.  Si stima in conseguenza di quella specifica epidemia che circa un terzo della popolazione dell'Etiopia sia morta a causa della mancanza di cibo.  L'ultimo focolaio di cui si abbia notizia risale al 2001 in Kenya».

Ora la Fao  prevede che per la metà del 2011, dopo che arriveranno alla World Organisation for Animal Health (Oie) le ultime relazioni sullo status della malattia, un documento ufficiale congiunto Fao/Oie dichiarerà la malattia ufficialmente debellata.

I partecipanti al Simposio hanno discusso di come capitalizzare l'esperienza fatta nel debellare la malattia ed estenderla alla lotta contro altre malattie, e analizzare quello che rimane da fare prima e dopo la dichiarazione finale di sradicamento della malattia e Bernard Vallat, direttore generale dell'Oie ha detto loro: «Siamo sicuri che l'Assemblea mondiale dei delegati Oie per il maggio 2011 riconoscerà ufficialmente le ultime relazioni sullo status della malattia così da dichiarare concluse quello stesso giorno tutte le procedure Oie per l'eliminazione della peste bovina. Il Programma Oie è stato lanciato nel 1989 ed è stato estremamente affidabile nel valutare la presenza o meno del virus in tutti i paesi del mondo. Dovrebbe servire da modello per future attività comuni per debellare altre malattie animali».

La Fao ha promosso e coordinato l'impegno globale per studiare le caratteristiche e la natura della peste bovina, aiutare i piccoli allevatori ed i servizi veterinari a riconoscere e tenere sotto controllo la malattia, sviluppare campagne di vaccinazioni e alla fine riuscire ad eliminare la malattia secondo le metodologie dell'Oie .

«Questo impegno - spiega l'agenzia alimentare dell'Onu - ha coinvolto un'ampia alleanza di partner internazionali come l'Oie, l'Iaea (International atomic energy agency) l'ter-African Bureau on Animal Resources dell'Unione Africana organizzazioni regionali di Asia ed Europa, e di donatori, sino al più recente Global Rinderpest Eradication Programme (Grep). Il Programma Grep to lanciato nel 1994 come meccanismo globale di coordinamento per consentire alla comunità internazionale di affrontare la peste bovina in modo congiunto, sistematico e organico.  Il Grep è stata l'iniziativa decisiva di una campagna di ricerca scientifica, attività di sorveglianza sul campo e vaccinazioni a tappeto durata decenni».

Secondo Diouf «Il successo straordinario conseguito dal programma Grep non sarebbe stato possibile senza gli sforzi congiunti e determinati dei governi di tutti i paesi colpiti ed esposti alla malattia, senza l'Ufficio Interafricano per le risorse animali dell'Unione Africana e le organizzazioni regionali in Europa ed Asia, senza le agenzie donatrici», Diouf ha ringraziato soprattutto l'Unione europea ed altri grandi donatori, e sottolineato «L'impegno generoso di tutti gli esperti e ricercatori delle istituzioni e delle agenzie di sviluppo bilaterali e multilaterali. Insieme abbiamo sconfitto la peste bovina.  Insieme siamo più forti.  Insieme sconfiggeremo la fame».

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