[14/10/2010] News toscana

Operazione fiumi 2010 in Toscana, sul Serchio dell’alluvione

VECCHIANO (Pisa). Arriva anche in Toscana Operazione fiumi 2010, la campagna nazionale di Legambiente e dipartimento della Protezione civile per la prevenzione di frane e alluvioni e realizzata con il Patrocinio dell'Anci e in collaborazione con gli scouts dell'Agesci e del Cngei, l'Associazione azionale dei vigili del fuoco in congedo e la Protezione civile delle regioni Toscana e Marche. 

Il 15 ottobre alle 7,30  "Buongiorno regione" della Rai trasmetterà in diretta l'iniziativa da Nodica (Pi), interverranno Piero Baronti, presidente di LegambienteToscana; Paola Tartabini, portavoce Operazione Fiumi; Rodolfo Pardini, sindaco di Vecchiano (Pi); Valter Picchi, assessore all'ambiente della provincia di Pisa; e Raffaello Nardi, segretario generale dell'Autorità di bacino del fiume Serchio. Di Operazione fiumi si occuperà anche il TG Regione delle 14,000 in diretta.

A Nodica dalle 11 alle 14 di venerdì sono previste visite guidate agli argini del Serchio nelle zone che hanno subito l'alluvione dello scorso dicembre assieme ai Vigili del fuoco del distaccamento di Vecchiano, ai volontari della Pubblica assistenza, della Misericordia, dell'Auser e del Sindacato pensionati Cgil. Quindi non solo informazione, ma anche sopralluoghi e monitoraggi dei corsi d'acqua, con una giornata dedicata agli argini del fiume Serchio.

Il 16 ottobre alle 11,  al Caffè Giubbe Rosse, in piazza della Repubblica a Firenze, si terrà una  conferenza stampa di presentazione dei dati inediti di "Ecosistema rischio 2010", Baronti e Tartabini presenteranno l'indagine di Legambiente e dipartimento della Protezione civile sulle attività dei comuni di tutta la Toscana finalizzate alla prevenzione delle alluvioni e alla sicurezza della popolazione.

«La campagna itinerante di Legambiente e dipartimento della Protezione civile incontrerà i cittadini per spiegare cosa fare per ridurre il pericolo di frane e alluvioni e come comportarsi correttamente per mettersi in salvo in caso di emergenza - spiegano gli organizzatori di Operazione g fiumi - Purtroppo, infatti, l'Italia è caratterizzata da un territorio in cui il rischio idrogeologico è capillarmente diffuso. Non a caso dal 1900 ad oggi, proprio a causa del dissesto idrogeologico, nel Belpaese abbiamo contato 10 mila tra vittime, feriti e dispersi e si sono verificati ben 480 mila i fenomeni franosi. Operazione fiumi 2010" attraverserà l'Italia da Nord a Sud, passando per undici Regioni, anche per monitorare le attività che gli oltre 5.000 Comuni a rischio idrogeologico hanno messo in campo per la sicurezza dei cittadini e del territorio contro frane e alluvioni. E con i risultati di "Ecosistema rischio" sarà realizzata una vera e propria classifica dello stato di sicurezza dei comuni, per sollecitare interventi e soluzioni di fronte a lentezze e inadempienze, ma anche per valorizzare gli esempi più meritori».

Simone Andreotti, responsabile nazionale protezione civile Legambiente sottolinea: «Il ricorrere di eventi alluvionali con conseguenze gravi per la popolazione non può essere attribuito solo alle intemperanze del clima, ma evidentemente a un modello di sfruttamento intensivo e poco programmato del territorio, che vede sempre più spesso sorgere abitazioni un po'ovunque lungo i corsi d'acqua, senza tenere conto del rischio idrogeologico. Una situazione che diventa insostenibile lungo torrenti e fiumare. Le ultime tragedie come quelle di Giampilieri, Ischia e Atrani ci ricordano, infatti, come siano i corsi d'acqua minori il principale tallone d'Achille italiano».

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