[15/10/2010] News

La task force di Obama sui cambiamenti climatici: «Ecco come deve adattarsi l’America»

LIVORNO. Un comunicato della Casa Bianca informa a nome del presidente Barack Obama che «Il 14 ottobre 2010, la Climate Change Adaptation Task Force, co-presieduta dal White House Council on Environmental Quality (Ceq), dall'Office of Science and Technology Policy (Ostp), e dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), ha rilasciato il suo interagency report che illustra le raccomandazioni al Presidente per quanto riguarda le politiche federali sull'ambiente e i programmi di preparare meglio agli Stati Uniti di rispondere agli impatti dei cambiamenti climatici. Il rapporto raccomanda che il governo federale metta in atto azioni per ampliare e rafforzare la capacità della nazione di capire meglio, prepararsi e rispondere al cambiamento climatico».

La casa bianca spiega che le 72 pagine del " Progress Report of the Interagency Climate Change Adaptation Task Force:  ecommended Actions in Support of a National Climate Change Adaptation Strategy" contengono precise raccomandazioni: «Adattare una parte degli standard pianificati dalle Agenzie per garantire che le risorse siano investite saggiamente e che i servizi e le operazioni rimangano efficaci in un clima in cambiamento;  Assicurarsi che le informazioni scientifiche sugli impatti dei cambiamenti climatici siano facilmente accessibili in modo che i decision-makers pubblici e del settore privato possano realizzare capacità di adattamento nei loro piani ed attività; Allineare gli sforzi federali per rispondere, attraverso leggi e mission, con i tagli agli impatti climatici, come quelli che minacciano le risorse idriche, la salute pubblica, gli oceani e le coste e le comunità; Elaborare una strategia Usa per sostenere l'adattamento internazionale che gestisca le risorse attraverso il governo federale aiutando i Paesi in via di sviluppo a ridurre la loro vulnerabilità al cambiamento climatico attraverso programmi che siano coerenti con i principi fondamentali e gli obiettivi della nuova Global Development Policy del Presidente;  Costruire una forte partnership con sostegno locale, statale e dei decision makers tribali  per  migliorare la gestione dei luoghi e delle infrastrutture che hanno più probabilità di essere colpiti dai cambiamenti climatici».

La Task Force assicura che il suo lavoro è stato guidato dalla «Visione strategica di una nazione resiliente, sana  e prospera di fronte al clima che cambia». Per realizzarla la Task Force ha individuato una serie di principi guida che pubblico e privato e decision-makers devono prendere in considerazione nella progettazione e realizzazione di strategie di adattamento.

Ecco i principi guida secondo la Climate Change Adaptation Task Force della Casa Bianca: Adottare approcci integrati, l'adattamento dovrebbero essere integrato per quanto possibile nelle politiche di base, nella pianificazione, nelle pratiche e nei programmi. Priorità ai più vulnerabili: Le strategie di adattamento dovrebbero aiutare le persone, i luoghi, e le infrastrutture che sono più vulnerabili agli impatti climatici ed essere progettate e realizzate con un significativo coinvolgimento da tutte le parti della società. Utilizzare la scienza più facilmente disponibili: L'adattamento deve essere messo in opera attraverso la comprensione delle informazioni scientifiche più facilmente disponibili  sui rischi dei cambiamenti climatici, degli impatti e delle vulnerabilità. Applicare metodi e strumenti di gestione del rischio: La pianificazione dell'adattamento dovrebbero includere i metodi di gestione del rischio e gli strumenti per aiutare a identificare, valutare e dare priorità alle opzioni per ridurre la vulnerabilità e le potenziali implicazioni ambientali, sociali ed economiche dei cambiamenti climatici. Applicare approcci ecosystem-based: L'adattamento dovrebbe, se è il caso, tener conto delle strategie per aumentare la resilienza degli ecosistemi e tutelare i servizi ecosistemici critici dai quali dipendono gli esseri umani, per ridurre la vulnerabilità dei sistemi naturali e umani ai cambiamenti climatici».

La Casa Bianca sottolinea che «La task force continuerà a riunirsi il prossimo anno come un interagency forum per discutere approccio del governo federale all'adattamento e per sostenere e controllare l'attuazione delle azioni raccomandate nel Progress Report. Preparerà un altro rapporto nell'ottobre 2011 che documenterà il progresso verso l'implementazione delle sue raccomandazioni e definirà raccomandazioni aggiuntive per perfezionare, a seconda dei casi, l'approccio federale all'adattamento».

La più grande associazione ambientalista americana, Sierra Club, si è subito Sierra Club Climate Task Force per la sua Wildlife Survival Strategy. Infatti la Interagency ha presentato ad Obama anche la richiesta di una strategia nazionale per la fauna selvatica e le risorse naturali adattarsi ai cambiamenti climatici. Fran Hunt direttore della campagna Resilient Habitats di Sierra Club, ha detto: «Siamo lieti di vedere che l'amministrazione Obama compie questo passo importante verso la salvaguardia del patrimonio naturale dell'America, e che sostiene con 700 miliardi di dollari l'outdoor recreation economy. Oggi, il patrimonio selvatico dell'America affronta la sua sfida più grande. Stiamo già vedendo che il riscaldamento globale minaccia gli habitat con gli incendi boschivi e la siccità e comincia ad esigere un tributo sulla fauna selvatica come gli orsi grizzly e le linci. Proteggere la nostra fauna e i luoghi selvaggi dai peggiori effetti del cambiamento climatico richiederà di limitare gli stress esterni come l'irresponsabile sviluppo di petrolio e gas, gli abusi dei fuoristrada e le concessioni  che lo rendono ancora più difficile per la fauna selvatica sopravvivere al riscaldamento globale. Le misure raccomandate in questo rapporto potrebbero  fare una grande differenza nella nostra lotta per aiutare la fauna selvatica a sopravvivere e di trasmettere un'eredità selvaggia ai nostri figli e nipoti. E' ora indispensabile che ogni agenzia federale di gestione del territorio prenda in carico questo rapporto seriamente e che trasformino le loro politiche, i bilanci e documenti di pianificazione per affrontare il cambiamento climatico. Il National Park Service e l'US Fish and Wildlife Service hanno già fatto fino in fondo questo percorso. Le altre agenzie devono seguirli rapidamente. Dobbiamo fare in modo che questi sforzi cruciali vengano completamente finanziati. Ne abbiamo bisogno per continuare la nostra battaglia volta a contenere i peggiori impatti del global warming, per portare l'America fuori dagli sporchi o combustibili fossili e verso un'economia dell'energia pulita».

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