[08/11/2010] News toscana

Terre di cava a Carrara, Legambiente denuncia molte irregolaritą

LIVORNO. Secondo Legambiente Carrara, nel settore del marmo, le irregolarità sarebbero molte. «Da cinque anni denunciamo lo smaltimento abusivo di terre nei ravaneti e sulle scarpate delle vie d'arroccamento, segnalando al responsabile del settore marmo  del comune, Marco Tonelli e al sindaco Andrea Zubbiani la situazione generale e numerosi casi concreti, accuratamente documentati», scrivono dal Cigno verde.

«Dopo l'allarme lanciato dall'Asl per l'accumulo di terre alle cave - raccontano da Legambiente - Tonelli ha spiegato che le terre accumulate alle cave dovranno essere rimosse, altrimenti saranno chiuse! Ciò, naturalmente, «qualora la situazione divenisse ingestibile» e con la debita premessa che «le terre in eccesso accumulate alle cave, per il momento, non rappresentano un pericolo»".

Per gli ambientalisti, a Carrara, si chiudono gli occhi di fronte a palesi violazioni di legge. "Le risposte delle istituzioni al problema, hanno dell'incredibile, "considerando che le inadempienze non sono ipotetiche, ma accertate da tempo e sotto gli occhi di tutti: basta un giro al monte per vedere le montagne di terre scaricate ovunque nella totale impunità (si vedano le foto allegate). Terre che durante le piogge vengono trascinate a valle in quantità impressionanti".

"Solo l'anno scorso abbiamo segnalato al comune ben 68 cave che -in base agli stessi dati acquisiti dal comune- sono fortemente sospette di smaltimento abusivo di terre (in quanto ne smaltiscono quantità irrisorie o nulle). La rassicurazione che la situazione è sotto controllo, essendo monitorata continuamente, è dunque tanto grave quanto patetica".

Gli stessi dati del Comune, per Legambiente, dimostrerebbero il crescente smaltimento abusivo. "Il monitoraggio, infatti, mostra che anno dopo anno la situazione si è aggravata in modo impressionante: sempre meno terre vengono portate al piano e sempre più ne vengono smaltite abusivamente al monte.

"Nel 2005 venivano portate al piano circa 700.000 ton di terre. Rispetto a tale quantità, ne vengono portate al piano 125.000 ton in meno nel 2006, 106.000 nel 2007, 335.000 nel 2008 e 480.000 nel 2009. Una diminuzione del 69% nel quinquennio, mentre la produzione di blocchi è aumentata del 5,6%. In 5 anni lo smaltimento abusivo di terre al monte è aumentato di oltre un milione di tonnellate, riducendo le nostre montagne ad un'immensa discarica. Le responsabilità del dirigente del settore marmo e del sindaco sono dunque evidenti: si sono limitati a monitorare la situazione, registrandone il progressivo aggravamento senza intervenire, come un medico che registrasse puntualmente l'aggravarsi delle condizioni del malato, fino alla sua morte, rassicurando i familiari ma senza alcun intervento curativo. Un responsabile del settore marmo davvero "responsabile" - conclude Legambiente - si sarebbe comportato in tutt'altro modo: ci avrebbe risparmiato i proclami ed avrebbe fatto il suo dovere". (cp)

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