[28/08/2009] News

Foreste ed animali, la Zambia rivede le sue politiche

LIVORNO. In un'intervista rilasciata all'agenzia Zambian news and information service (Zanis), il segretario permanente della Northwestern province, in Zambia, Eustern Mambwe, ha detto che occorre «Per controllare la deforestazione è necessario un ampio approccio integrato alla gestione sostenibile delle foreste. Il paese sta lottando con la sfida del cambiamento climatico, c'è la necessità di rafforzare la politica forestale per garantire una gestione sostenibile delle foreste».

I responsabile delle politiche forestali della Zambia si sono incontrati ad un workshop a Solwezi e Mambwe ha assicurato che il ministero del turismo, ambiente e risorse naturali è impegnato a garantire che il processo di revisione politica legislativa sia completato per salvare le foreste da ulteriori distruzioni e per migliorare la gestione dell'ambiente e delle risorse natura lied ha esortato i partecipanti a elaborare iniziative importanti che contribuiscano a rafforzare la politica del dipartimento delle foreste: «Nella discussione di una gestione forestale sostenibile è importante una visione globale, in quanto contribuirà al processo di revisione politico e legislativo».

Il governo di Lusaka ha messo in campo una politica nazionale per l'ambiente che punta a un approccio più armonioso nella gestione delle risorse naturali e il segretario permanente della West Province, Ikanuke Noyoo, ha detto che le politiche governative esigono che le decisioni ambientali vengano sottoposte a consultazioni per poter sviluppare una politica che risponda alle attese ed ai bisogni della popolazione.

Secondo lui la legge per la protezione dell'ambiente ed il controllo dell'inquinamento è stata modificata è per migliorare la gestione ambientale nel Paese: «Dopo che la politica forestale è stata messa in atto nel 1998, sono state osservate alcune sfide e problemi emergenti, quali il cambiamento climatico e la deforestazione, dai qui la necessità di ottenere le informazioni necessarie per rivedere la politica del 1998».

II primo banco di prova del nuovo rapporto tra uomo e natura sarà probabilmente quello all'interno delle aree protette della Zambia:

La Zambia wildlife autority (Zawa) ha promesso che farà tutto il possibile per assicurarsi che gli animali selvatici cessino di terrorizzare gli abitanti residenti nelle vicinanze delle riserve di caccia. Secondo la Zanis «Negli ultimi tempi, degli animali selvaggi hanno attaccato delle persone che vivono nei pressi delle riserve di caccia in diverse regioni. I conflitti tra esseri umani e animali durano da numerosi anni in diverse parti del Paese».

L'addetto alle relazioni pubbliche della Zawa, Wilfred Moonga, ha assicurato all'agenzia zambiana che «Più agenti saranno dispiegati nelle zone dove gli abitanti sono stati attaccati dagli animali. La Zawa é preoccupata per la frequenza degli incidenti tra la popolazione terrorizzata dagli animali. Gli abitanti non devono credere che le autorità restino inattive di fronte a questa situazione. Tuttavia, un certo numero di animali implicati in questi attacchi potrebbe provenire dal vicino Zimbabwe che fuggono per il bracconaggio che regna in quel Paese».

Deforestazione, bracconaggio, aumento della popolazione umana e riserve destinate ai safari stanno creando in Zambia, così come in altri Paesi africani, un contatto sempre più frequente e problematico tra uomini ed animali che si contendono le stesse risorse o che si confrontano nell'eterna lotta per la sopravvivenza. La gestione della natura e degli animali sta rapidamente diventando un'altra delle grandi sfide per il futuro dell'Africa e mette in luce un nuovo e più "occidentale" rapporto con la grande fauna selvatica che non ci sta ad essere confinata in spazi e santuari turistici sempre più ristetti ed assediati.

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