[11/11/2010] News

Africa-Ue: 2 continenti e un futuro migliore fatto di ambiente e crescita sostenibile e inclusiva

BRUXELLES. Il 29 e 30 novembre si terrà in Libia il vertice Africa-UE e la Commissione europea ha presentato le proposte per consolidare le relazioni tra i due continenti: «Sulla base della strategia comune Africa-UE lanciata nel 2007, la Commissione indica le sfide comuni nelle quali sono stati compiuti passi avanti e che devono essere ancora affrontate insieme, come l'eliminazione della povertà, la pace e la sicurezza, la democrazia e i diritti umani, la governance globale e il cambiamento climatico».

Durante il vertice di Lisbona 80 capi di Stato e di governo europei e africani hanno lanciato il partenariato strategico comune Africa-Ue per realizzare insieme interessi e obiettivi strategici comuni, al di là della tradizionale politica di sviluppo. Il partenariato Ue-Africa è l'unico partenariato strategico "da continente a continente" dell'Ue. «Il follow-up operativo - spiega la Commissione Ue - è assicurato da otto partenariati tematici: pace e sicurezza, governance democratica e diritti umani, commercio, infrastrutture e integrazione regionale, obiettivi di sviluppo del millennio (Mdg), energia, cambiamenti climatici, migrazione, mobilità e occupazione, scienza, società dell'informazione e spazio». Con la comunicazione sul consolidamento delle relazioni Ue-Africa la Commissione propone un suo contributo al prossimo vertice. «Il vasto tema di questo terzo vertice Ue-Africa su "Crescita, investimenti e creazione di occupazione" definirà l'impostazione della cooperazione tra i due continenti e fornirà gli orientamenti a lungo termine per questi settori - si legge in una nota - Sarà adottato un piano d'azione comune e realistico dando la priorità alle attività che hanno una chiara dimensione regionale, continentale o globale, che comportano un chiaro valore aggiunto e che dispongono di una massa critica comprovata».

Al centro della strategia comune resteranno gli Mdg, ma l'Ue riconosce «Che occorre aiutare l'Africa a rafforzare la sua governance politica ed economica perché possa fare un uso migliore e sostenibile delle sue risorse». In questo spirito, che è ben diverso da quello che muove la penetrazione cinese (ma anche francese, araba e indiana) nel continente nero la Commissione propone «Di concentrarsi su iniziative che potrebbero promuovere una crescita sostenibile ed inclusiva a lungo termine». Proposte che contribuiranno alla formulazione del Piano d'azione sull'attuazione della strategia comune Africa-UE che sarà adottato durante il vertice libico.

L'alto rappresentante della Commissione, Catherine Ashton, ha detto che «Rafforzare e approfondire le relazioni Ue-Africa è una priorità fondamentale del mio mandato. L'Africa non è soltanto una beneficiaria degli aiuti Ue, ma anche un partner importante in una serie di problematiche regionali e internazionali fondamentali e di interesse comune, come la sicurezza regionale (attraverso la cooperazione nella lotta contro la pirateria e a favore della pace e della stabilità nella regione), la governance globale e il cambiamento climatico».

La crisi economica, ambientale e alimentare, l'emergenza di nuovi donatori, ma anche il nuovo quadro istituzionale dell'UE impongono di adeguare il partenariato UE-Africa. L'Europa e l'Africa consolideranno i risultati della strategia comune per rafforzarne l'impatto a livello internazionale, continentale e regionale.

Per il Commissario Ue allo sviluppo, Andris Piebalgs, «Tre anni dopo il lancio di un partenariato unico, è giunto il momento di consolidare le relazioni Ue-Africa, offrendo la prospettiva di un futuro migliore e più prospero ad un miliardo e mezzo di persone in 80 paesi. Per assicurare uno sviluppo a lungo termine, verrà rivolta maggiore attenzione al modo in cui la cooperazione allo sviluppo dovrebbe contribuire a creare condizioni favorevoli ad una crescita inclusiva e sostenibile. In questo modo si contribuirà ad alleviare la povertà e a rafforzare il dinamismo politico ed economico del continente africano sulla scena internazionale».

Secondo una nota dell'Ue con l'Africa  bisogna affrontare insieme alcune sfide comuni: «Il valore aggiunto specifico del partenariato UE-Africa risiede nel suo carattere politico, nell'ampiezza della sua portata e nella capacità di affrontare insieme le questioni globali. La cooperazione sarà approfondita nell'ambito dei diversi partenariati tematici per realizzare gli obiettivi di sviluppo del millennio, per fare fronte alle minacce alla pace e alla sicurezza, in particolare attraverso l'impegno comune contro le nuove minacce come il terrorismo, la pirateria o le diverse forme di traffico e tratta, per promuovere la governance, la democrazia, lo Stato di diritto e i diritti umani, per rafforzare la legittimità e l'efficienza delle istituzioni multilaterali e per combattere il cambiamento climatico e il degrado ambientale».

Un partenartiato Ue-Africa che punta al futuro: «Tenuto conto della portata delle sfide che attendono i due continenti, la Commissione riconosce che il partenariato UE-Africa deve ancora guardare avanti e propone di concentrarsi sulla cooperazione allo sviluppo per favorire la crescita inclusiva e sostenibile in Africa. Nel prossimo decennio la cooperazione dovrebbe essere basata su attività ad elevato impatto in grado di favorire gli investimenti allo scopo di realizzare l'enorme potenziale del nostro partenariato. La crescita inclusiva riguarda la riduzione della povertà e delle disuguaglianze. La cooperazione allo sviluppo dovrebbe puntare in particolare a garantire alla popolazione un'assistenza sanitaria ed un buon livello di istruzione, ad assicurare servizi e infrastrutture, competenze, innovazione e imprenditorialità, nonché ad affrontare problemi come la migrazione. L'obiettivo è lavorare insieme in partenariato per creare un contesto favorevole agli investimenti, al commercio e all'occupazione. La crescita sostenibile riguarda lo sviluppo di economie efficienti, verdi e competitive. L'Africa dispone di un potenziale inutilizzato di energie rinnovabili, dall'energia idraulica a quella solare, eolica, geotermica fino alla biomassa, che potrebbe essere sfruttato per assicurare l'accesso all'elettricità a milioni di persone. La crescita sostenibile comprende anche la cooperazione per il rafforzamento degli scambi e dell'integrazione regionale in Africa, gli aiuti per la gestione sostenibile delle materie prime, il passaggio dal sostegno all'agricoltura al sostegno ai piccoli agricoltori impegnati in un contesto più rispettoso dell'ambiente e l'attuazione di programmi comuni per fornire energia pulita a tutti i cittadini».

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