[12/11/2010] News toscana

Referendum nuovo ospedale, il Wwf Livorno dice Sė all'abrogazione della delibera comunale

LIVORNO. Contrari all'uso del referendum per questioni delicate e complesse come la sanità, gli ambientalisti del Wwf livornese chiedono comunque di votare Sì, cioè a favore dell'abrogazione della delibera comunale che prevede la costruzione del nuovo ospedale a Montenero basso, nella zona dell'Istituto Pascoli.

«Avremmo preferito discutere dell'ubicazione della struttura con altri tempi e modi, ma una volta arrivati al quesito referendario, secondo noi, deve prevalere la strada dello stop all'iter di un intervento urbanistico preannunciato come un inutile e dannoso consumo di suolo. Per farlo è necessario votare sì». Il presidente del Wwf Livorno Diego Guerri, interviene sul tema, in vista di una tornata elettorale che, a 16 giorni dalla giornata elettorale, la città fatica a far propria.

Oltre ai problemi di scarsa informazione, e ai ritardi accumulati, per non dimenticare un ricorso al Tar pendente (sentenza prevista per il 17 novembre), la lacuna più evidente, secondo il Panda, è stata la mancata partecipazione.
Che doveva essere uno dei punti fermi per coinvolgere la popolazione. «Iniziamo con una premessa. Per poter discutere e fare valutazioni approfondite, sarebbe stato necessario giungere alla scelta dell'ubicazione dell'ospedale, all'interno di un piano strutturale generale che purtroppo ancora non c'è. Il percorso ideale per la redazione dello strumento urbanistico, avrebbe anche dovuto tenere in considerazione, di spazi per la discussione dei cittadini.
Tutto ciò non è stato fatto e il referendum, a questo punto, non può che essere un modo per tentare di colmare una lacuna partecipativa. Rimane comunque il fatto che non esiste una visione di insieme, una pianificazione complessiva e un'idea di quale deve essere il futuro urbanistico della città».

Il progetto non piace per diverse ragioni. «Per quanto riguarda la collocazione, siamo contrari perché non crediamo che la città abbia bisogno di nuovo consumo di suolo e di un'ennesima espansione. Prima c'è stata Porta a Terra, ora l'ospedale e se si continua di questo passo, ma ci auguriamo di no, magari arriverà anche il nuovo stadio. Secondo noi, la scelta più giusta è la ristrutturazione della struttura di viale Alfieri. E' stato detto addirittura che una delle criticità dell'ospedale in centro è lo smog. Se così fosse, la risposta non deve essere una nuova colata di cemento ma la creazione di una mobilità sostenibile».

Per la zona di Montenero, sempre secondo il Wwf, ci sono anche poche certezze. «Parliamo di tempi e risorse. L'intervento, per la sua complessità, richiederà tempi molto lunghi, e nessuno sembra in grado di garantire quando finiranno i lavori. Stesse incertezze sui finanziamenti che sarebbero dovuti arrivare per la viabilità che sembra non arriveranno più».

Infine l'impatto su una zona dal punto di vista geologico molto delicata.
«Parliamo di parcheggi per 1600 auto, di un edificio da circa 500 posti letto, e del rischio di un'ulteriore espansione urbanistica nelle aree limitrofe. La nostra idea, per un'area di pregio come quella di Montenero, è quella della valorizzazione ambientale e della riqualificazione agricola anche delle aree circostanti».

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