[12/11/2010] News

Contabilità sperimentale in Emilia: al riciclo effettivo il 90% della differenziata

FIRENZE. La direttiva europea 2008/98/CE in tema di rifiuti, tra le altre cose cerca di spostare l' "attenzione" dalla percentuale di raccolta differenziata alla quantità di materiale effettivamente recuperato. Per conoscere questo dato è necessario quindi, fatta la raccolta differenziata, "seguire" i materiali separati fino alla loro destinazione finale, cioè fino ai consorzi e aziende che selezionano, avviano a riciclaggio o trattano direttamente le materie prime seconde.

Con il progetto "Sulle tracce dei rifiuti", cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna, Hera ha provato a rispondere alle esigenze della direttiva seguendo lungo tutta la filiera del riciclo, il rifiuto differenziato prodotto nel 2009 da più di 2,5 milioni di abitanti, riscontrando che il 91,1% è stato recuperato.

Per tracciare il percorso dei quantitativi di carta, verde, organico, vetro, plastica e metalli raccolti nel 2009, l'azienda si è rivolta alle 35 imprese cui consegna i materiali provenienti dalla raccolta differenziata. Complessivamente sono 118 in tutto le aziende coinvolte nelle sei filiere monitorate, suddivise tra imprese di stoccaggio, selezione e prima lavorazione dei materiali, ma anche cartiere, compostatori, vetrerie, fonderie e aziende che lavorano la plastica.

Per quanto riguarda i singoli materiali, la carta è stata reintegrata nel ciclo produttivo per il 90,5%, il verde per il 94,2%, l'organico per il 92,3%, il vetro per il 93,5%, la plastica per il 76,4% e infine i metalli per il 94,0%. Le percentuali non recuperate rappresentano invece i quantitativi che in fase di selezione e prima lavorazione, sono risultati non idonei al recupero perché "inquinati" da corpi estranei o mescolati ad altro materiale.

A parte il dato sulla plastica, diciamo che si perde meno del 10% del materiale raccolto in modo differenziato, percentuale che pare confortante se questo risultato trovasse conferme in altre parti del territorio nazionale. Si conferma comunque che raccogliere in modo differenziato si deve (non solo per rispondere alle norme), come è necessario allo stesso modo avere un sistema di aziende che recuperino e avviino a riciclo le mps e infine che questi ri-prodotti possano trovare in modo autonomo un loro posto nel mercato.

Torna all'archivio