[17/11/2010] News

La primavera silenziosa dell'Argentina: pesticidi sulla soia Ogm. Prima vittoria degli ambientalisti dopo lo sciopero della fame di Claudio Lowy

LIVORNO. In Argentina è primavera australe e si annuncia un raccolto di soia record, ma Claudio Lowy, un ingegnere forestale con un master in sviluppo umano sostenibile, il 9 novembre aveva iniziato uno sciopero della fame contro lo spargimento sui campi di soia di prodotti chimici pericolosi. Lowy circa un anno fa aveva presentato insiema alla Red nacional de acción ecologista (Renace) il rapporto "Solicitud de intervención vinculada a la modificación de la metodología utilizada en la clasificación de los agroquímicos" alla Defensoría del Pueblo de la Nación chiedendo che intervenisse per bloccare una contaminazione da pesticidi che colpirebbe 12 milioni di persone.

L'attivista argentino iniziando lo sciopero della fame aveva spiegato cosa è la "primavera silenziosa" dell'Argentina, che riguarda prima la campagna della soia Ogm e poi il grano: «E' quando cominciano le polverizzazioni aeree e terrestri dei 200 milioni di litri di formulate di glifosato ed altri pesticidi sopra 20 milioni di ettari, che colpiscono 12 milioni di persone che vivono nelle terre limitrofe alle piantagioni. Ed è ora, nella nostra primavera, che inizia l'applicazione massiccia de questo prodotto che fu approvato e classificato principalmente con raccomandazioni basate su studi finanziati dalla Monsanto, questa multinazionale specializzata nella morte. Senza che si facessero i controlli necessari né si prendessero le precauzioni necessarie per i danni ed i rischi che si conoscono e senza che fossero stati fatti tutti gli studi e ricercato le cure per proteggere la salute delle persone e dell'ambiente. E' ora, nella nostra primavera, che le polverizzazioni producono i rischi di cancro nei bambini, malformazioni congenite ed aborti spontanei; allergie e danni oculari; malattie respiratorie e neurologiche. Quando le madri trasferiscono i pesticidi ai loro figli allattandoli. Quando la dispersione dei prodotti irrorati distrugge la produzione nei giardini e negli orti familiari e cooperativi. Quando si contaminano le acque e l'aria, si degradano i suoli, muore la biodiversità e si distruggono gli ecosistemi. E' ora quando comincia il ciclo annuale della principale attività che impoverisce ed espelle i contadini dai campi, erode la sovranità alimentare e distrugge i boschi. Tutto perché poche famiglie ed imprese multinazionali aumentino la loro ricchezza in denaro. In Argentina, in primavera ed in estate, quando la vita dovrebbe fluire con più intensità, è quando il sistema "sojero" si dedica a distruggerla».

Il 12 novembre il Defensor del Pueblo Anselmo Sella, ha ritenuto il rapporto di 5 pagine presentato da Lowy fondato ed ha inviato al ministro dell'agricoltura argentino una risoluzione che raccomanda di mettere in atto tutti i mezzi necessari «per modificare la metodologia utilizzata per la classificazione di sostanze tossiche nei prodotti agro-chimici, in maniera che:

1. Contengano il consuntivo di tutti i danni alla salute che il prodotto può causare (letale e subletale, acuto e cronico)
2. Fino a che la revisione della classificazione non sarà realizzata, i pesticidi approvati per i quali non sia stato valutato il grado di tossicità a dosi sub letali e croniche, siano classificati come "Altamente pericolosi" e identificati con una fascia rissa.
3. Le formulazioni dei prodotti agro-chimici siano classificati con la tossicità maggiore, che può corrispondere al componente più tossico o alla formula considerata integralmente.
4. Gli studi sui quali si basano le classificazioni dei pesticidi devono essere realizzati da soggetti di accreditati e di riconosciuta indipendenza di giudizio».

Lowy ha annunciato la sospensione dello sciopero della fame: «Esprimo la mia riconoscenza per il lavoro realizzato dalla Defensoría del Pueblo de la Nación, data la gravità rappresentata dall'applicazione massiccia di pesticidi in Argentina - ha detto - Desidero inviare un abbraccio sincero a tutti coloro che hanno sostenuto questa Recomendación accompagnandomi nell'iniziativa che termino oggi. Ora il nostro obiettivo è che il ministro dell'agricoltura cultura, allevamento e pesca della Nazione si conformi alla raccomandazione del Defensor del Pueblo. Allá vamos. Il lavoro, la militanza, la lotta per il cambiamento del sistema agro-alimentare, per la vita, per la sovranità alimentare sono collettivi; ci sono molte valide strategie e siamo in molti che le attuiamo. Dobbiamo essere molti di più».

Torna all'archivio