[17/11/2010] News toscana

Valdarno e Val di Sieve: il servizio ferroviario locale è affidato alla fortuna

FIRENZE. Dal Valdarno alla Val di Sieve scegliere il trasporto pubblico locale a basso impatto ambientale qual è quello ferroviario per recarsi a lavoro o a scuola, significa rischiare di arrivare a destinazione con forte ritardo o non arrivarci affatto. I consiglieri provinciali del Pd Piero Giunti e Stefano Prosperi portano l'esempio della "roulette" per far comprendere la situazione: «i cittadini per potersi recare al lavoro o a scuola hanno bisogno di un servizio efficiente e puntuale, mentre attualmente il servizio ferroviario è affidato alla fortuna, un po' come giocare alla roulette: se il treno passa regolare si vince, se invece passa in ritardo o soppresso si perde».

In particolare in Val di Sieve da circa quindici giorni sulla linea Borgo San Lorenzo - Pontassieve - Firenze, si sono verificati ripetuti ritardi sulla percorrenza dei treni (dai 30 ai 50 minuti), causando disagi e disservizi per i pendolari, oltre diverse soppressioni di convogli. Un treno è rimasto fermo sui binari per quasi due ore con i pendolari costretti ad attendere. Ieri poi un treno si è rotto, nella prima mattinata, nei pressi della stazione di Rufina facendo subire ritardi anche a tutti i convogli successivi da e per Firenze.

Il presidente dell'Unione dei comuni Valdarno e Val di Sieve Aleandro Murras, a nome dei pendolari ma anche di tutti i sindaci del territorio, si è fatto portavoce di questa protesta denunciando i gravi disservizi. Murras, pur valutando positivamente gli effetti avuti con il Memorario, chiede però anche una maggiore attenzione ai bisogni della Val di Sieve, denunciando poi «le forti responsabilità del Governo che sta scaricando il peso dei tagli al trasporto pubblico sui pendolari e enti locali».

I consiglieri del Pd chiedono invece alla giunta provinciale «quali iniziative intenda attuare per sollecitare Trenitalia ai fini di una soluzione delle problematiche che incidono negativamente sulla vita dei pendolari della Val di Sieve» e che rendono questo servizio non all'altezza di un paese tra i più sviluppati al mondo.

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