[17/11/2010] News

Linee guida energie rinnovabili e paesaggio. Legambiente alle Regioni: «Opportunitą per green economy, qualitą, innovazione»

LIVORNO. Con l'approvazione da parte del governo delle linee guida nazionali per le energie rinnovabili si è chiusa una stagione di incertezza normativa e si è aperta una una nuova fase: le Regioni entro gennaio 2011 le Regioni dovranno fissare le regole per integrare le fonti rinnovabili nel territorio, per Legambiente si tratta di «Una grande occasione per ragionare di futuro e di una green economy che sia capace di dare risposta ai problemi dell'edilizia, della qualità urbana, dell'agricoltura, delle piccole e medie imprese».

Per questo l'associazione ambientalista ha scritto ai presidenti delle Regioni perché «Non perdano questa occasione per stabilire le proprie regole relative alla diffusione di impianti per le energie rinnovabili nel proprio territorio». Il cigno Verde ricorda che «In caso contrario invece, da febbraio, si dovranno utilizzare le indicazioni, peraltro incomplete, delle linee guida nazionali».

Il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, spiega: «Le nostre proposte vogliono contribuire a costruire un confronto ampio, per condividere una visione di forte sviluppo delle rinnovabili che permetta all'Italia di raggiungere gli obiettivi europei sviluppando filiere produttive capaci di offrire nuove opportunità occupazionali, sostenendo le attività economiche esistenti, puntando ad integrare gli impianti nel paesaggio e nel territorio garantendo trasparenza e legalità».

Nella lettera ai governatori Legambiente ricorda che «Le Linee guida devono dunque definire un quadro di regole capace di garantire per le diverse fonti la più' efficace integrazione ambientale e paesaggistica. Un risultato che si può ottenere innanzitutto definendo per gli impianti eolici, solari, da biomasse, idroelettrici, geotermici le aree non idonee, e introducendo criteri per la più corretta progettazione e integrazione delle differenti fonti nel paesaggio, secondo un principio di progressività, in modo da semplificare l'iter per gli impianti di dimensione ridotta e in regime di scambio sul posto.

L'individuazione dei riferimenti per la più efficace diffusione degli impianti da fonti rinnovabili passa quindi per due percorsi paralleli:per un'attenta analisi dei caratteri del territorio per l'individuazione delle aree non idonee e attraverso criteri che permettano di orientare la progettazione verso una attenta integrazione negli edifici e nel paesaggio».

Cogliati Dezza conclude che «Alle Linee Guida si deve accompagnare la massima attenzione alla trasparenza dei processi e all'informazione dei cittadini, a garantire in ogni modo la legalità. In questa direzione riteniamo necessario che le Regioni si impegnino per dare notizia di tutte le procedure, norme e vincoli che riguardano i progetti da fonti rinnovabili, lo stato dell'iter per ogni progetto e il quadro delle installazioni nel territorio, attraverso un sito internet adeguatamente aggiornato, mentre da parte nostra utilizzeremo le prossime settimane per incontrare e condividere la proposta con le associazioni agricole e del territorio interessate».

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