[22/11/2010] News

Emergenza rifiuti: la Commissione Ue a Napoli

BRUXELLES. Una delegazione di alto livello della Commissione europea è arrivata stamani in Campania. E queste sono le prime conferme che le promesse di Berlusconi, nonostante gli annunci, sono rimaste tali: «Dopo due anni la situazione non è molto diversa- ha detto il capo degli ispettori Ue, Pia Bucella, a Napoli - . I rifiuti sono per le strade, non c'è ancora un piano di trattamento e gestione della differenziata. Dobbiamo garantire che la nuova direttiva sui rifiuti che entra in vigore il 12 dicembre prossimo e che l'Italia ha già recepita sia pienamente rispettata».

In vista dell'arrivo della Commissione, i presidenti del Partito Verde europeo, Monica Frassoni e Philippe Lamberts, e i vicepresidenti del gruppo Verdi/Ale al Parlamento europeo, Eva Lichtenberger e Raul Romeva e la eurodeputata verde Margrete Auken, che fa parte della commissione petizioni dell'Ue, hanno scritto una lettera aperta al commissario all''ambiente, lo sloveno Janez Potocnik. Ecco cosa dicono i Verdi europei:

«Contrariamente a quello che succede in molte zone di Italia e d'Europa, l'Unione europea è molto popolare tra i cittadini campani che si battono con competenza e capacità di proposta per il loro territorio. Proprio per questo le chiediamo non solo di permettere ai suoi funzionari di incontrare anche i rappresentanti di comitati e gruppi attivi sul territorio e che già da tempo hanno un'interlocuzione con il Parlamento europeo, ma anche di rendere pubblici gli esiti dei colloqui con le autorità locali. L'assenza di trasparenza è da tempo la principale alleata del disastro della gestione dei rifiuti e la causa prima del malcontento e diffidenza dei cittadini. Considerato che l'Italia, non si è ancora adeguata alla sentenza della Corte di Giustizia del marzo scorso, e che rischia per questo multe salatissime, e che lei dovrà decidere se sbloccare i fondi per la riorganizzazione del ciclo rifiuti e per le bonifiche, le chiediamo anche di tenere presente che non si colgono al momento segnali di un abbandono reale da parte delle autorità italiane della disastrosa ricetta a base di inceneritori e discariche seguita fino ad oggi e in contrasto con la direttiva europea che pone al primo posto prevenzione, riuso e riciclo. In particolare, rispetto all'inceneritore di Acerra, le ricordiamo che Giovanni Caturano, Comandante del gruppo Carabinieri per la tutela dell'ambiente di Napoli, ha parlato esplicitamente di irregolarità nel collaudo e nel funzionamento e che occorre una VIA specifica che non è mai stata fatta. Sulle discariche, altro cardine della fallimentare ricetta campana, i suoi funzionari constateranno quelle esistenti, poste in luoghi già molto inquinati e che si stanno velocemente riempiendo di rifiuti indifferenziati, violano sistematicamente le norme europee in materia: la magistratura è intervenuta per l'inquinamento della falda acquifera a Giugliano e Taverna del Re, mentre esperti indipendenti hanno certificato l'inquinamento delle falde acquifere profonde a Terzigno: la Commissione non può non agire di fronte a violazioni così gravi. A fronte di tutto questo, è fondamentale che le autorità italiane capiscano che i fondi europei potranno essere utilizzati solo nel rispetto delle norme europee, dopo la presentazione di un piano rifiuti in tempi brevi, accessibile ai cittadini e che punti su prevenzione e riciclo, abbandonando il ricorso indiscriminato a inceneritori e discariche».

«Gli ispettori della Commissione europea hanno certificato che quella di Berlusconi sull'Emergenza rifiuti in Campania è stata solo 'truffa' ai danni dei cittadini campani e degli italiani». E' il commento successivo del Presidente nazionale dei Verdi per la Costituente ecologista Angelo Bonelli che aggiunge: «Il premier ha semplicemente fatto sparire i rifiuti dalle televisione mentre l'emergenza ambientale e sanitaria legata ai rifiuti è peggiorata». «In questi anni nulla è stato fatto per risolvere il problema - continua il leader ecologista -. Non un impianto di compostaggio, non un'isola ecologica, non un intervento sugli impianti di Cdr è stato realizzato. Anche l'ultimo decreto con cui si riapriva l'emergenza campana chiusa solennemente da Berlusconi lo scorso dicembre è un oggetto misterioso che nessuno, nemmeno il Presidente della Repubblica ha ancora visto».

«Siamo dinanzi ad un disastro ambientale e sanitario senza precedenti le cui cause principali sono gli affari che ruotano intorno ai rifiuti e che hanno aperto una vera e propria guerra all'interno del Pdl campano e nazionale - conclude Bonelli -. Di questa situazione assurda pagano le conseguenze i cittadini e per questa ragione noi Verdi stiamo organizzando una Class-action per un mega risarcimento: altro che gli alberi promessi da Berlusconi sulle discariche la Campania ormai è in ginocchio e l'emergenza ambientale è sempre più un'emergenza sanitaria».

Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecologisti Democratici, ha invece detto che «Mentre Napoli è allo stremo, sepolta dai rifiuti, le autorevoli parole della Presidenza della Repubblica mettono a nudo le responsabilità del governo: se il testo del decreto legge non c'è ancora è a causa del feroce scontro di potere esploso dentro il Pdl sulla gestione dei termovalorizzatori. E cosi le conseguenze delle risse interne al governo ed al centrodestra  si scaricano sulla pelle dei cittadini di Napoli e della Campania. Ora basta: non si può ritardare di un solo minuto l'avvio di un piano serio e realistico, come quello proposto nei giorni scorsi dal Pd, per affrontare l'emergenza e i problemi strutturali della gestione dei rifiuti in Campania».

Da segnalare inoltre che il Quirinale in un comunicato ha fatto sapere che «La Presidenza della Repubblica non ha ricevuto e non ha quindi potuto esaminare, né prima né dopo la riunione del Consiglio dei Ministri di giovedì 18 novembre, il testo del decreto-legge sulla raccolta dei rifiuti e la realizzazione di termovalorizzatori in Campania, che sarebbe stato definito dal Governo. Il Capo dello Stato si riserva pertanto ogni valutazione sui contenuti del testo quando gli verrà trasmesso». Il caos insomma regna sovrano e come si vede il problema va ben oltre la questione raccolta differenziata vs inceneritore che invece appassiona i media nazionali. E' la gestione integrata dei rifiuti che è del tutto saltata, anzi che non si è mai concretizzata nella storia dei rifiuti campani urbani e speciali.

 

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