[23/11/2010] News toscana

Nuovo ospedale, Legambiente Livorno dice “sì” all’abrogazione

LIVORNO. Secondo Legambiente Livorno, si tratta di scegliere il male minore e quindi votare "si" per evitare le possibili conseguenze negative di un progetto con  molte incognite. Il quesito referendario sull'ubicazione del nuovo ospedale a  Montenero non piace al Cigno verde che per decidere la collocazione della nuova
struttura, avrebbe preferito l'attivazione di un percorso partecipato. Che non c'è stato. Emidia Baldi, presidente dell'associazione ambientalista, il 28 novembre, è sicura che i livornesi andranno alle urne senza essere stati informati in modo adeguato.

«In questo momento, più che in una fase di comunicazione, tutte le forze politiche sembrano essere impegnate nel medesimo sforzo di convincimento, chi in un senso, chi nell'altro. Un contesto nel quale il Comune cerca di rincorrere e gestire il dissenso», ha dichiarato a greenreport.it Baldi. Questo referendum, in buona sostanza, non s'aveva da fare e le urne non  possono correggere gli errori commessi negli ultimi mesi.

«E' mancato un vero percorso informativo e oggi non si può chiedere ai cittadini di esprimersi su una questione delicata e complessa come la sanità. Quando si deve decidere dove realizzare un ospedale e ridisegnare i servizi sanitari in città, si dovrebbe avviare  un percorso di programmazione e di pianificazione. Un percorso che è mancato e di ciò ne paghiamo le conseguenze. Il risultato è che ci troviamo dover rincorrere un tema gestito male fin dall'inizio e il voto, sembra quasi un modo per tentare di porre rimedio a un pasticcio creato dall'amministrazione. E' vero che l'idea di un nuovo ospedale era prevista nel programma elettorale, ma non era specificato dove come quando e perché si sarebbe dovuto costruire. Poi, all'improvviso, è stato deciso che sarebbe stato a Montenero. Devo riconoscere che ci sono stati degli approfondimenti e delle valutazioni tecniche, ma le incognite sul progetto sono ancora molte», spiega Baldi.

In particolare ci sono i tanti dubbi sulla risorse e sull'adeguamento della viabilità esistente e su quella da realizzare ex novo. Incertezze che portano Legambiente a essere contraria all'ubicazione della nuova struttura a Montenero basso, nell'area della Rsa Pascoli. «La nostra contrarietà non è dovuta tanto alla collocazione quanto alla mancanza di un disegno complessivo per la gestione dei servizi sanitari. Ciò che vorremmo capire è cosa succederà dopo il 28 aprile se dovesse vincere il "si", anche se crediamo che la città non è stata sensibilizzata a sufficienza. Unico vantaggio positivo di questa situazione potrebbe essere quello della riapertura della discussione sul tema».

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