[23/11/2010] News toscana

Biomasse, riconversione ex zuccherificio Sadam: c'è il no del comune di Arezzo sulla localizzazione

FIRENZE. Continua a far discutere la riconversione dell'ex zuccherificio Sadam a Castiglion Fiorentino in una centrale a biomasse, in cui si dovrebbe produrre energia elettrica da semi di girasole. Oltre alle perplessità di carattere generale che alcuni hanno avanzato in merito all'opportunità di destinare grandi estensioni agricole alla produzione energetica (la diatriba tra produzioni food e no food), si è parlato di sovradimensionamento per questo progetto (una riconversione  agricola di un'area di oltre 75 mila  ettari da destinare a girasole) ed ora il sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani che domani sarà in Regione aggiunge un'altra motivazione: «confermerò quanto ho già comunicato alla Regione stessa nei giorni scorsi. Non voglio assolutamente entrare nel merito delle strategie e delle decisioni del comune di Castiglion Fiorentino che intendo rispettare. Ho forti perplessità sulle centrali a biomasse ma la mia valutazione, che ritengo un obbligo istituzionale, è connessa alla localizzazione dell'impianto. Nell'ipotesi di progetto di riconversione della ex Sadam è stata incredibilmente individuata, per la futura centrale a biomasse, una zona collinare, quella di Poggio Ciliegio, proprio sul confine con il comune di Arezzo. E' evidente che il confine è una linea "ideale" e che sia questo impianto che la connessa zona industriale di consistente superficie finirà per interessare  il comune di Arezzo. E non una sua zona già dedicata ad attività produttive ma un'area collinare di particolare bellezza e pregio ambientale».

La bozza di Protocollo di intesa tra Regione Toscana, provincia e comune di Arezzo tende a vacillare se una delle parti firmatarie fa un passo indietro su un punto importante come la riconversione dell' ex zuccherificio Sadam di Castiglion Fiorentino. «Vorrei ricordare -ha aggiunto Fanfani- che a pochissimi chilometri c'è già un'altra area industriale e che, in ogni caso, i problemi di riconversione industriale non possono essere risolti a danno di realtà confinanti» ha concluso il sindaco di Arezzo.

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