[23/11/2010] News

Dal Governo centrale alle regioni il nucleare provoca indecisioni nella maggioranza di centrodestra

FIRENZE. Il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia sottolineando la fattibilità tecnica, ribadisce la necessità e la difficoltà di individuare entro il 2015 (come imposto dall'Unione europea), il luogo adatto per il deposito delle scorie radioattive. Del resto la mente e gli occhi sono alla Campania dove non si riesce a venire a capo della gestione dei rifiuti solidi urbani.  «Ho accolto con grande soddisfazione il fatto che l'Unione europea ci voglia imporre una data per lo smaltimento delle scorie dobbiamo assumerci la responsabilità di individuare sul territorio nazionale il deposito dei rifiuti radioattivi. E' indispensabile anche qualora si decida di non attuare il nuovo programma nucleare». E questa potrebbe essere una notizia che conferma l'inizio di una nuova fase politica e la fine del governo Berlusconi che sul ritorno all'atomo tanto aveva puntato.  Ma tornando alle scorie radioattive che attualmente finiscono all'estero Saglia ribadisce  «E' necessario riuscire ad arrivare ad una soluzione, dobbiamo farlo a tutti i costi è irresponsabile il fatto che finora nessun governo abbia risolto il problema».  

Intanto in Lombardia il Consiglio regionale ha dichiarato il territorio della regione idoneo ad ospitare il nucleare, ma la maggioranza si è anche affrettata a ribadire che non c'è bisogno di altra energia. La mozione presentata da Pd, Sel e Partito pensionati che impegnava la Giunta a dichiarare "il territorio regionale inidoneo a possibili localizzazioni di siti per impianti nucleari" è stata respinta a votazione segreta con 37 no e 24 sì. «E' una mozione puramente speculativa e ideologica» ha spiegato il consigliere della Lega, Claudio Bottari e Mario Sala, presidente commissione Attività produttive, ha ribadito il no della maggioranza contro il documento:  «perché un conto è dire che in questo momento non abbiamo bisogno di altra energia e un altro conto è riconoscere il valore aggiunto di un ritorno al nucleare». Per l'opposizione  è intervenuto  il consigliere dell'Idv, Gabriele Sola:  «questa mozione è un atto di chiarezza perché dice finalmente ai cittadini chi sta col nucleare e chi sta con le energie rinnovabili». E di chiarezza, su questo e su molti altri temi, sentiamo proprio il bisogno.

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