[06/12/2010] News toscana

Consumo di suolo: a Pisa "l'erba non c'č pių"

LIVORNO. I circoli pisani di Legambiente, Wfw, Lipu e il Comitato per la salvaguardia dell'acquedotto mediceo, denunciano in un dossier il consumo di suolo del Comune, "interessato negli ultimi anni da molti interventi di trasformazioni urbanistiche e di completamento del tessuto urbano". Lo hanno fatto in un dossier intolato "Là dove c'era l'erba". Un documento ricco di numeri e cifre sugli interventi edilizi che hanno riguardato l'area comunale. pari a 316 ettari, è la superficie interessata alle trasformazioni urbanistiche. 2.061.000 mq (65% del totale) sono (o erano) di superficie agricola.

Secondo le associazioni ambientaliste, i piani urbanistici vigenti, in particolare il regolamento urbanistico, avevano fatto del completamento del tessuto urbano (caratterizzato da vuoti ancora risalenti alla ricostruzione postbellica) il centro dello sviluppo urbanistico della città per gli anni 2000. Mutate esigenze e sensibilità politiche hanno invece spinto sempre di più verso un maggiore consumo di nuovo territorio.

"Abbiamo preso in considerazione 31 interventi urbanistici di varia natura e dimensione, di cui 16 in fase di realizzazione, 9 in fase di progetto, e 6 previsioni urbanistiche. Tutti questi interventi prevedono un consumo di suolo libero, non abbiamo preso in considerazione interventi di trasformazione. Infine abbiamo realizzato una breve rassegna puramente indicativa di alcuni interventi urbanistici verficatisi nei comuni limitrofi che danno un'idea del fenomeno ormai famoso della "città diffusa" o "sprawl urbano". Questi ultimi non sono però stati presi in considerazione nelle valutazioni quantitative che seguono".

Per provare a quantificare meglio la globalità degli interventi in campo, le associazioni hanno preso in considerazione la superficie totale interessata dalle trasformazioni (ricavate dalle indicazioni delle schede norma del Regolamento Urbanistico o stimate da foto satellitare). Il totale delle nuove costruzioni è di 2.974.500 mq, cioè 2,97 kmq. Se viene considerata la stima della superficie della tangenziale Nord, si sale a 3.164.500 mq.

"Questo è il dato complessivo del suolo interessato (non coperto) dalle trasformazioni prese in considerazione nel dossier. Quindi bisogna tenere in considerazione che non comprende tutte le opere previste, e quindi è un valore assolutamente sottostimato rispetto al totale, ma che comunque ci aiuta a capire gli ordini di grandezza in gioco. Tale valore poi, non ci dice quanto sia il suolo impermeabilizzato (perchè non tutta la superficie sarà coperta) ma il suolo sottratto ad altri usi, la superficie a cui viene assegnata una funzione ben precisa, diversa da quella agricola o diverde spontaneo".

Di questa superficie interessata, secondo le associazioni ambientaliste, circa 2.061.000 mq sono (o
erano) di superficie agricola (somma degli interventi che sostituiscono superficie agricola), ovvero il 65% circa del totale. "Considerando una superficie media per azienda agricola di 8 ha (era 7,6 nel 2000, fonte: Istat) significa circa l'equivalente di 25 aziende agricole. Una grande perdita sia in potenziali produzioni sia come ricadute economico sociali", hanno spiegato Legambiente, Wfw, Lipu e il Comitato per la salvaguardia dell'acquedotto mediceo.

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