[09/12/2010] News

Fare qualcosa per il Paese e addirittura anche per i pendolari (se perņ ci sono sussidi pubblici!)

LIVORNO. Giuseppe Sciarrone è un ex manager Fiat ed Fs, e oggi  ricopre l'incarico di amministratore delegato di Ntv, la società privata fondata da Montezemolo e Punzo che dovrebbe avere il compito di scalfire il monopolio di Trenitalia e magari, in  teoria, alleviare i costi per gli utenti e incentivare l'uso del treno rispetto ad altri mezzi molto più impattanti dal punto di vista ambientale. Teoria appunto, anche perché le premesse di merito sono tutt'altro che incoraggianti soprattutto per quanto riguarda l'eventuale partecipazione al finanziamento del fondo per il servizio universale, che tradotto in modo più cinico significa i servizi in perdita, che comprendono i treni dei pendolari ma anche semplicemente i treni interregionali (gli unici economicamente competitivi rispetto alle quattro ruote private e quindi quelli che maggiormente contribuiscono a una mobilità più sostenibile).

«Non si può chiedere a operatori privati che fanno già un enorme investimento - dice Sciarrone rispondendo a un'intervista pubblicata sul Sole 24 ore -  di finanziare altri servizi, né sarebbe giusto che il passeggero che va da Napoli a Roma finanziasse il servizio ferroviario di cui beneficiano altri utenti». E subito dopo rincara: «i servizi in perdita vanno pagati dalle comunità che ne usufruiscono».

Ora viene da domandarsi, ma possibile che uno che è stato manager di Ferrovie dello Stato debba essere così spudorato da nascondere che i binari per i treni ad alta velocità di cui usufruiscono i passeggeri delle varie frecce Trenitalia oggi e anche dei suoi treni domani, sono stati realizzati con ingenti finanziamenti pubblici, e che quindi sostenere come fa lui che gli operatori privati nulla devono al fondo per il servizio universale è un'enorme presa di giro?  E non è finita perché Sciarrone ci tiene anche a fare bella figura e si dice pronto a competere anche sui treni pendolari ( a patto però che vi siano sussidi pubblici!).  

Non mancano poi amenità varie dal punto di vista sociale (essendo una start up è lecito per esempio bypassare il contratto nazionale del lavoro e puntare a contratti individuali), mentre l'aspetto ambientale sembra non sfiorare neppure lontanamente il nostro, neppure magari a livello di greenwashing. E se si pensa che questo amministratore delegato è stato scelto da colui che ha già annunciato la sua discesa in capo perché "Sento il bisogno di fare qualcosa per il mio paese. Credo che come me ci siano altri italiani che possano migliorare un paese che merita di più." e che addirittura da diverse aree del centrosinistra Montezemolo è stato addirittura benedetto come un possibile anti-Berlusconi, ci dice già tutto.

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