[14/12/2010] News toscana

Scarlino... e alla fine arriva il nulla osta all'utilizzo di Cdr

LIVORNO. L'Ufficio ambiente della Provincia di Grosseto ha rilasciato il nulla osta all'utilizzo di Cdr per alimentare i forni della centrale di Scarlino Energia. Lo dice una nota della Provincia spiegando che la decisione è stata presa alla conclusione dei sopralluoghi e acquisiti i documenti comprovanti la realizzazione di opere e impianti prescritti dall'Aia, gli ultimi dei quali consegnati stamani alle 12.

«Nonostante questo - sottolinea il presidente Marras - dobbiamo registrare l'ennesima forzatura da parte della società di gestione dell'impianto che ancora una volta si è fatta scudo dei lavoratori, avviando la procedura di cassa integrazione. In questi ultimi 16 mesi, infatti, per raggiungere il proprio obiettivo l'azienda ha impostato il rapporto con la Pubblica amministrazione all'insegna del conflitto, prima inviando una diffida ai consiglieri provinciali, poi denunciando i pubblici ufficiali dell'inchiesta pubblica e infine minaccia sistematicamente di licenziare i propri dipendenti. Con un modo di procedere arrogante, di chi si sente padrone in casa d'altri. Chiaramente un comportamento inaccettabile che non può essere più tollerato, dal momento che la Provincia non ha mai avuto l'intento di danneggiare l'azienda, ma solo quello di garantire il rispetto della procedura di autorizzazione previsto dalla legge. Da domani, peraltro, l'impianto potrà essere alimentato con il Cdr, ed i Comuni saranno in condizione di decidere se utilizzarlo o meno per chiudere il ciclo dei rifiuti, anche grazie all'imminente apertura dell'impianto di selezione e riciclaggio delle Strillaie. D'ora in avanti per la Provincia inizia un'altra fase. Quella dei controlli sull'attività dell'impianto, che saranno effettuati in modo sistematico e senza sconti, anche avvalendoci di un'Agenzia per i controlli ambientali di prossima istituzione, alla quale parteciperanno le autonomie locali e i comitati. Il nostro compito è ora anche quello di costruire il nuovo piano interprovinciale di gestione del ciclo dei rifiuti. Un piano che guardi al futuro prevedendo un'impiantistica adeguata con l'utilizzo di tecnologie all'avanguardia, che metta al primo posto la raccolta differenziata e il riciclo dei materiali».

Da parte nostra osserviamo che, quali che siano le opinioni sull'impianto, e quali che siano le opinioni sui soggetti protagonisti, se la scala temporale delle decisioni si misura, come in questo caso, in decenni è evidente che nessuna politica di gestione dei rifiuti potrà mai avere a riferimento leggi, doveri e diritti. Figuriamoci se potrà avere a riferimento la sostenibilità, economica, sociale  e ambientale.

Torna all'archivio