[17/12/2010] News

Sistri, tanta voglia di proroga

LIVORNO. Ci penserà il "milleproroghe" a posticipare l'entrata in vigore del Sistri? Chissà. Al momento è ancora però cogente la data del 1 gennaio 2011 giorno a partire dal quale dovrebbe infatti essere pienamente operativo il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, e Confagricoltura fa un esempio concreto riguardante le imprese agricole su che cosa questo comporterebbe allo stato attuale delle cose: gli adempimenti a loro carico richiedono la massima semplificazione e chiarezza, nonché particolari adattamenti, come nel caso del trasporto con trattrici dei propri rifiuti; ciò perché non è consentito su questi veicoli, che sono strumenti essenzialmente di lavoro, l'installazione a bordo di stabili e aggiuntivi dispositivi elettronici.

A tal proposito l'Organizzazione degli imprenditori agricoli rendendosi interprete delle numerose difficoltà incontrate dalle proprie imprese, ha inviato, unitamente ad altre forze agricole, una lettera al Presidente del Consiglio e al Ministro dell' Ambiente per sollecitare un provvedimento di estensione, di almeno un anno, del periodo di sperimentazione del sistema.

Spiega una nota di Palazzo Della Valle: «Alcune rigidità onerose, grazie anche all'iniziativa di Confagricoltura, sono state attenuate; ad esempio, sono esclusi dall'iscrizione al sistema i conferimenti di rifiuti sino a 100 kg annui. Ma questo non è sufficiente. Occorre consentire alle imprese e agli operatori di disporre dei dispositivi elettronici necessari, nonché di familiarizzare con essi attraverso un adeguato periodo di formazione e sperimentazione».

Della stessa opinione il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici che chiede alla Prestigiacomo che si studi un meccanismo di proroga prima dell'avvio: «La vicenda riguardante il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, si arricchisce ancora di interrogativi, problematiche e incongruenze. Il 30 settembre il ministro Prestigiacomo aveva annunciato di avere chiesto la rimozione dal Sistri di quello che impropriamente aveva definito segreto di stato, mentre sul sistema vige la cosiddetta classifica di sicurezza. Resta il fatto che dopo quasi tre mesi dall'annuncio del Ministro dell'Ambiente il progetto Sistri non è ancora pienamente accessibile, mentre si moltiplicano le problematiche e i malfunzionamenti del sistema».

«Alla lista degli aspetti controversi che stanno rendendo oltremisura gravoso l'avvio del meccanismo di tracciabilità dei rifiuti - continua Ferrante - si aggiunge persino il malfunzionamento delle Sim card telefoniche necessarie al funzionamento delle black box, fondamentali perché permettono la tracciabilità dei mezzi e di conseguenza dei rifiuti. Queste Sim montate sui mezzi hanno già generato del traffico dati - con conseguente costo in bolletta per l'azienda in questione - nonostante l'azienda stessa non abbia mai utilizzato il Sistri. Inoltre oltre all'esplosione dei costi dell'operazione, si aggiungono i rischi per l'ambiente derivanti dalla presenza in Italia di vettori esteri, ai quali, come è noto, è consentito di circolare liberamente senza dover rispettare le regole imposte alle nostre imprese».

«Con queste e le altre criticità che sono state evidenziate da tempo da tutti gli operatori del settore, si fa davvero fatica a pensare che il Sistri possa diventare operativo dal primo gennaio 2011, e dunque riteniamo che il Ministro dell'Ambiente debba necessariamente studiare un meccanismo di proroga», conclude Ferrante.

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