[20/12/2010] News toscana

Il Distretto pratese punta sul progetto "Fabbriche di energia" per un rilancio attraverso la green economy

FIRENZE. Il Tavolo del distretto pratese lancia da Gabolana (comune di Vaiano) il progetto "Fabbriche di energia", che si inserisce fra le azioni di sostegno all'economia industriale del distretto attraverso la green economy. Grazie ai vantaggi dati dall'aggregazione, le imprese (già di 18 coinvolte di cui 4 artigiane) potranno puntare sulla produzione di energia attraverso fonti alternative usufruendone in termini di risparmi, ecosostenibilità, e immagine. L'interesse delle imprese (in gran parte del settore tessile) è rivolto ad impianti fotovoltaici, biomasse e a progetti di efficienza energetica.

«Fabbriche di energia è un progetto da costruire in maniera forte, che valorizzi l'identità di Prato nel campo delle rinnovabili e da presentare alla Regione Toscana come opportunità di sviluppo già a fine gennaio, quando la Regione stessa sarà a Prato per una giornata di incontri» ha introdotto il presidente della provincia Lamberto Gestri.

Sul progetto di Gabolana che riguarda le biomasse si sono soffermati gli assessori provinciali allo Sviluppo economico Edoardo Nesi e all'Ambiente Stefano Arrighini. «Quello di Gabolana è un modello composto da una cabina di regia pubblico-privata e un soggetto gestore privato, in questo caso il Consorzio Fabbriche di energia, in grado di offrire moltissimi vantaggi alle imprese e al territorio utilizzando le risorse del luogo - ha sottolineato Nesi - Un modello replicabile, che intendiamo estendere ad altre zone del territorio provinciale, perché lo sviluppo del distretto poggia sullo sviluppo energetico.  Il distretto di Prato ogni hanno paga una 'bolletta' di 600 milioni di euro - ha aggiunto Arrighini - Noi intendiamo trasformare le nostre aziende da consumatrici a produttori di energia. La zona di Gabolana è naturalmente vocata all'utilizzo del generatore a biomasse, la Val di Bisenzio ne produce 30 mila tonnellate all'anno, ma ogni zona ha un mix di soluzioni adeguato, l'importante è non lasciare da soli gli imprenditori in questa scommessa».

Provincia, comune di Vaiano e Unione industriale hanno firmato stamani l'accordo del progetto, nel quale si esprime l'intenzione di estendere l'esperienza a tutto il distretto. In questa ottica si è dato il via anche al coinvolgimento della Regione Toscana per verificare la possibilità di accedere a strumenti di supporto e finanziamento.

«Sono soddisfatto della formula del progetto condiviso, perché migliora senz'altro i risultati rispetto a progetti portati avanti da singoli enti» ha sottolineato il presidente dell'Unione industriale pratese Riccardo Marini che ha spiegato come il Consorzio già creato dalle 18 aziende fondatrici sia aperto a nuovi ingressi e come nella zona di Oste-Montemurlo e del Ficarello a Carmignano già sia stato manifestato interesse dalle imprese per questo tipo di progetto. A Gabolana un pool di tecnici sta lavorando agli studi di fattibilità sulle imprese aderenti, che renderanno possibile identificare e quantificare in modo più preciso gli interventi da realizzare. Si tratterà di un progetto integrato che coinvolge più settori (ambiente, energia, attività produttive, sviluppo economico) e soggetti diversi, pubblici e privati e che rappresenta il percorso ideale per arrivare all'ottenimento della qualifica di Area produttiva ecologicamente attrezzata (Apea).

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