[21/12/2010] News

Christiana Figueres: «Dopo il successo di Cancun i Paesi devono fare di pił e pił velocemente»

LIVORNO. La segretaria esecutiva dell'United Nations framework convention on climate change (Unfccc),  Christiana Figueres, ha detto che «Le nazioni devono proseguire i loro sforzi dopo il successo della Conferenza sui cambiamenti climatici di Cancun, per dimostrare al mondo che una nuova era di cooperazione internazionale è davvero iniziata. Cancun è stata una  tappa importante, ancora di più di quel che si potesse immaginare. E' venuto il tempo per noi tutti di superare le nostre attese».

Ricordando gli impegni presi in Messico, la Figueres sottolinea che «Devono essere attuati il più rapidamente possibile, anche con sistemi di contabilità credibili che permettano di misurare i progressi reali».

La segretaria dell'Unfccc è soddisfatta per Cancun, ma non può non ricordare che l'Onu ha avvertito che, anche se tutti gli obiettivi e le azioni fossero attuate in pieno, permetterebbero di ridurre le emissioni di gas serra del 60% rispetto a quanto gli scienziati ritengono davvero necessario per limitare l'aumento della temperatura globale sotto i 2 gradi, uno soglia che comunque rischia di non garantire la sopravvivenza delle popolazioni più vulnerabili. Per questo la Figueres ha sottolineato che «Tutti i Paesi, ma soprattutto i Paesi industrializzati, devono fare più sforzi di riduzione delle emissioni ed a farlo rapidamente».

Gli accordi di Cancun prevedono istituzioni e canali di finanziamento per aiutare i più poveri ed un meccanismo per il trasferimento di tecnologia per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad adattarsi al cambiamento climatico e per salvaguardare il loro patrimonio naturale.

«A Cancun, i governi hanno dimostrato la loro fiducia reciproca ma, per riuscire pienamente, devono andare più forte in avanti. L'attuazione degli impegni è il modo più efficace per mobilitare il sostegno delle imprese e della società civile - ha detto la Figueres - Queste istituzioni, come il nuovo Green Fund e il Committee of the technology mechanism, devono essere avviati rapidamente. Molti milioni di persone povere e vulnerabili del mondo aspettano da anni di ottenere il livello di vita di cui hanno bisogno. I Paesi industrializzati avranno presto una struttura chiara e globale, per fornire l'aiuto ed i fondi che hanno promesso. Il segretariato dell'Unfccc lavora intensamente per aiutare tutti i governi in questa nuova sfida. Spero sinceramente che quando si ritroveranno per la prossima conferenza in Sudafrica, l'anno prossimo, potranno presentare nuovi esempi di successi completi. Sarei anche contenta di di ricevere i dettagli del finanziamento fast-start da parte di paesi industrializzati, in modo che il segretariato sia in grado di compilare le informazioni che dimostrino  chiaramente gli importi che sono stati forniti e che sono in corso di erogazione. Cancun ha considerevolmente ampliato le risorse disponibili per l'Onu e le sue Agenzie e l'ha resa pronta a  reagire rapidamente in funzione dei bisogni dei Paesi. L'imperativo è: agire immediatamente». 

Anche il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon ha evidenziato i risultati della Cop 16 di Cancun in un messaggio inviato alla cerimonia di chiusura dell'Anno internazionale della biodiversità che si è tenuta a Kanzawa, in Giappone. 

Secondo Ban è stato di particolare rilievo l'accordo sul Redd +, «Munito  di congrue risorse finanziarie per attuarlo. Il Reducing emissions from deforestation and forest degradation è uno sforzo per creare un valore finanziario per il carbonio immagazzinato nelle foreste, che offre incentivi per i Paesi in via di sviluppo a ridurre le emissioni provenienti dalle terre boscate e ad investire in percorsi low-carbon per lo sviluppo sostenibile.  Redd + va oltre la deforestazione, che alcune stime indicano che contribuisca fino ad un quinto delle emissioni globali di carbonio, più del settore dei trasporti di tutto il mondo, ed include il ruolo della salvaguardia, della gestione sostenibile delle foreste e del rafforzamento degli stock di carbonio delle foreste. Con la promozione della conservazione e gestione sostenibile delle foreste non possiamo solo mitigare gli impatti climatici e aumentare la resilienza, ma avviarci lungo un cammino che rallenti la velocità dell'accelerata perdita di biodiversità».

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