[22/12/2010] News

Sacchetti di plastica, nel Milleproroghe delineati i tempi di adeguamento al divieto di commercializzazione

FIRENZE. Il testo del decreto Milleproroghe di ora in ora viene modificato, ma in base all'ultima bozza, relativa a ieri, pare che il divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica subisca un ulteriore (seppur leggero) slittamento. La storia parte da lontano e precisamente dalla Finanziaria del 2007, l'ultima del Governo Prodi, quando grazie alla pressione degli ambientalisti (facenti parte della maggioranza) era stato fissato il definitivo divieto, a decorrere dal 1° gennaio 2010, della commercializzazione di sacchi non biodegradabili per l'asporto di merci, rispettando la scadenza suggerita dalla direttiva comunitaria EN 13432, la norma europea sulla "compostabilità degli imballaggi".

Poi la scadenza è stata spostata al 1° gennaio 2011 ed ora il Milleproroghe. Secondo quanto contenuto nella bozza del decreto, il sistema della grande distribuzione avrà tempo fino al 30 aprile 2011 per mettersi in regola, le grandi strutture di vendita fino al 31 agosto e i piccoli negozi fino al 31 dicembre del prossimo anno.

Greenreport ha chiesto un commento della notizia al senatore del Pd Francesco Ferrante autore dell'emendamento (inserito poi in Finanziaria) che nel dicembre 2006 avevo fissato il limite del 1 gennaio 2010 per la messa al bando dei sacchetti di plastica non biodegradabili.

Siamo di fronte ad una nuova proroga? «Non la vedrei così. I tempi riportati nel Milleproroghe sono necessari per l'adeguamento al decreto e per lo smaltimento delle scorte. Noi avevamo chiesto tempi più brevi, ma è necessario comunque evidenziare che l'impegno ormai è preso e c'è una conferma di quanto previsto per legge. I sacchetti di plastica non biodegradabile cesseranno di essere commercializzati e l'Italia sarà all'avanguardia nell'Unione europea. Di fronte alla portata del provvedimento qualche mese in più non sposta il giudizio positivo».

La vedono diversamente  Federconsumatori e Adusbef che prendono posizione netta contro lo slittamento al 31 dicembre del 2011 della messa al bando definitiva dei sacchetti di plastica: «E' una scelta grave. Non dimentichiamo che, ogni anno, sono prodotte oltre 260 mila tonnellate di sacchetti di plastica, con un consumo di petrolio impressionante, pari a quello di 160 mila automobili».

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