[23/12/2010] News

Verifica Ue del mercato delle quote di emissioni

LIVORNO. La Commissione europea verifica se il mercato delle quote di emissioni sia adeguatamente protetto dall'abuso di informazioni privilegiate o da manipolazioni. Con la comunicazione inviata al Parlamento e al Consiglio europeo "Verso un quadro rafforzato di sorveglianza del mercato per il sistema di scambio delle quote di emissioni dell'Unione europea" la Commissione fornisce una prima valutazione degli attuali livelli di protezione del mercato del carbonio contro questo tipo di abuso o qualsiasi altro problema analogo. E sulla base di questa valutazione, la Commissione lancerà, nel primo semestre 2011, un'ampia consultazione delle parti interessate al fine di individuare quale sia il modo migliore di procedere in futuro in vista di presentare - se necessario - delle proposte legislative prima della fine del 2011.

Il mercato del carbonio ha registrato progressi positivi in termini di liquidità, partecipazione degli intermediari a livello dell'Ue e di trasparenza. Progressi che, a parità di altre condizioni, riducono il rischio di abusi di mercato rispetto ad alcuni mercati di materie prime.

Fra l'altro, buona parte del mercato del carbonio è già soggetta a regolamentazione, nella misura in cui il mercato dei derivati di quote di emissioni rientra nel campo di applicazione della legislazione applicabile ai mercati finanziari. In questo modo il mercato del carbonio beneficia delle garanzie e dei meccanismi di sorveglianza che si applicano a tutti gli altri mercati di strumenti derivati su merci.

Però attualmente gli scambi a pronti (spot trading) delle quote di emissioni non sono regolamentati a livello dell'Unione europea. Alcuni Stati membri hanno deciso individualmente di estendere le regole della negoziazione di strumenti finanziari alle quote di emissioni scambiate sui mercati spot nell'ambito della loro.

La vendita all'asta delle quote, invece, è soggetta al sistema di sorveglianza istituito dal regolamento sulle vendite all'asta, indipendentemente dal fatto che i prodotti siano strumenti finanziari o no. In questo modo il mercato del carbonio è ancora meno esposto alle pratiche abusive.

Alla luce di tutto ciò la Commissione si impegna a esaminare le implicazioni per il mercato del carbonio della revisione della legislazione finanziaria e dell'introduzione delle disposizioni legislative relative al mercato dell'energia. E dato che alcune disposizioni di questi due quadri di regolamentazione sono destinate a colmare le carenze del mercato europeo del carbonio. La Commissione cercherà di garantire la massima coerenza tra questi sistemi adottando le misure opportune.

Inoltre, valuterà la possibilità di includere il mercato europeo del carbonio nella legislazione sui mercati finanziari, ad esempio sostituendo gli attuali scambi sul mercato spot con gli scambi di "spot futures" ammessi alla negoziazione sui mercati regolamentati. Valuterà anche la possibilità di considerare come strumenti finanziari le unità utilizzate a fini di conformità nel sistema dello scambio delle quote, prestando particolare attenzione all'adeguatezza e alla proporzionalità di questo approccio. Esaminerà anche la possibilità di includere le transazioni spot nelle unità utilizzate a fini di conformità nell'ambito del sistema - in quanto strumenti finanziari a pieno titolo - nell'ambito delle disposizioni della direttiva sugli abusi di mercato e della direttiva sui mercati degli strumenti finanziari, nonché di qualsiasi altro atto legislativo necessario per garantire l'efficienza e l'integrità del mercato del carbonio (come la direttiva sul riciclaggio del denaro, la direttiva concernente il carattere definitivo del regolamento e la direttiva relativa ai contratti di garanzia finanziaria).

 

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