[05/01/2011] News

36 Stati Usa scaricheranno le scorie nucleari in Texas

LIVORNO. Non sono servite a nulla le proteste, le raccolte di firme, le manifestazioni e le osservazioni fatte da più di 5.000 cittadini e da grandi associazioni come Public Citizen, la Texas Low-Level Radioactive Commission ha approvato con 5 voti favorevoli e 2 contrari le norme che aprono la strada a 36 Stati Usa per esportare le scorie radioattive low-level dei loro impianti nucleari in una discarica al confine tra il Texas e il New Mexico.

Il voto è arrivato all'ultimo minuto, dopo che è fallito il tentativo dei legali dei cittadini e delle associazioni no-nuke di farlo saltare. Gli ambientalisti non si sono fermati nemmeno durante le festività natalizie, denunciando con banchetti e manifestazioni che la discarica radioattiva potrebbe inquinare le falde idriche sotterranee. Paradossalmente il dibattito nel petrolifero (e filo-nucleare) Texas repubblicani è esplosa quando il presidente Usa Barack Obama ha promesso di diminuire la dipendenza del Paese dal petrolio straniero, accettando il ricatto della lobby nucleare che aveva respinto in campagna elettorale e facendone un elemento di questa strategia, apertamente avversata dai repubblicani, che però sono entusiastici sostenitori del nucleare e che hanno votato i prestiti nucleari obamiani.

Le proteste sono state durissime, ma alla fine i proprietari del sito, la Waste Control Specialists di Dallas,  hanno convinto la commissione che la discarica  West Texas era una soluzione sicura per conferire definitivamente le scorie  radioattive. Fino ad oggi il sito aveva accettato solo rifiuti del governo federale e di Texas e Vermont.

Il voto è avvenuto ieri, due giorni prima che il novo governatore democratico del Vermont, Peter Shumlin, ferocemente contrario all'operazione, entrasse in carica. Shumlin aveva annunciato che avrebbe sostituito i due commissari del suo Stato nella commissione con i membri più in linea con le sue opinioni. Ma la Commissione si è affrettata a votare prima che la sua maggioranza cambiasse di segno.

La Waste Control Specialists ha annunciato che la discarica nucleare sarà pronta ad accogliere le scorie entro novembre e nei primi mesi del  2012 sarà terminata la seconda parte del sito, dove verranno stoccate le scorie federali. La discarica è vitale soprattutto per stoccare le scorie provenienti dalle prossime dismissioni delle obsolete centrali nucleari negli Usa, ad iniziare dal Vermont e dalla  Carolina del Sud, che ha chiuso i l'ultimo grande impianti nucleare che accettava scorie nel 2008i. Gli ambientalisti hanno quindi vinto la battaglia contro la discarica nucleare di Yucca Mountain del Nevada, un progetto che ha ingoiato milioni di dollari e che è stato la leva per creare una forte opposizione alla costruzione di altri impianti nucleari, ma ora si trovano con 36 Stati che scaricheranno in Texas.

La discarica è anche una via di uscita dalla "tagliola" ambientalista che accusava Obama di non affrontare il tema delle scorie radioattive e lo invitava a non autorizzare nuove centrali senza sapere dove stoccare le scorie.

Secondo il commissario texano Bob Wilson, che si è opposto ai piani di espansione della discarica, la commissione era impreparata ad affrontare l'enormità del compito che le era stato affidato: determinare la sicurezza di un sito di 1.340 ettari dove gli altri Stati trasporteranno scorie da tutta l'America lungo le autostrade del Texas.

Trevor Lovell, portavoce di Public Citizen, ha detto che il suo gruppo si riunisce oggi per decidere il passo successivo, ma ha annunciato una possibile causa contro il voto: «La commissione che sta portando avanti tutto questo non ha personale, non ha statuto, ma stanno ugualmente tentando di apportare modifiche sostanziali alle regole che consentano di scaricare scorie radioattive provenienti da tutto il Paese. La discarica è vicina ad un importante acquifero che fornisce l'acqua a un quarto delle terre irrigate del Paese così come l'acqua potabile a migliaia di persone. Noi non pensiamo proprio che sia stato dimostrato che la discarica è sicura».

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