[11/01/2011] News toscana

Rapporto Irpet: i primi commenti

FIRENZE.  A seguito della presentazione dei dati contenuti nel rapporto Irpet "L'uscita dalla crisi: strategie di crescita ed effetti distributivi", il direttore dell'istituto Nicola Bellini (Nella foto) ha sottolineato come la crisi proponga per il futuro sfide, opportunità e rischi e comunque sbaglia chi considera gli anni appena trascorsi come una parentesi.

«La Toscana di oggi è diversa da quella che è entrata nella crisi. Anche per questo abbiamo bisogno di nuove basi di conoscenza, dobbiamo indagare nuove realtà e fare delle letture più fini dei dati che abbiamo. Questo è quanto ci riproponiamo per il 2011». Le nuove analisi serviranno a capire, come ha detto lo stesso Bellini, se siamo di fronte ad un nuovo modello toscano o ad una restaurazione del vecchio, chi è uscito vincente e chi perdente dai processi che sono in corso e come i giovani si collocano in questo scenario.

Il presidente del consiglio regionale Alberto Monaci ha ribadito l'importanza del lavoro dell'Istituto di ricerca tuttavia ha rilevato: «Il Consiglio regionale vuole lavorare al meglio, per dare poche ed efficaci risposte ai toscani, ai giovani, alle donne e alle categorie meno avvantaggiate: se dalle vostre previsioni togliete qualche se e qualche ma, ci date una grossa mano per quando arriveremo a discutere il Piano regionale di sviluppo. Come Consiglio, c'è l'esigenza di una corretta analisi dei dati a disposizione, da cui la politica e le istituzioni possano muovere per le scelte legislative e di governo necessarie».

Il presidente poi commentando alcuni dati contenuti nello studio ha aggiunto: «Quando si dice che la Toscana soffre meno di altre realtà, si deve dire anche che la nostra regione ha già sofferto, e quindi partendo da basi più basse il decremento è minore» e poi ha concluso: «se non ci sarà una scelta forte sul settore primario, non ci sarà produzione di reddito e né ricchezza da distribuire».  

La politica ed in particolare il governo della Regione è chiamato a dare risposte in particolare per colmare o almeno ridurre quelle disuguaglianze sociali che in base ai numeri del rapporto si acuiranno. «Sappiamo che c'è molto da fare, ma questo non ci spaventa. Anzi: direi che ci dà speranza» ha dichiarato la vicepresidente della Regione Toscana, Stella Targetti, nell'intervento che ha concluso la conferenza. Fra le priorità la vicepresidente ha evidenziato il «supporto per il rilancio del manifatturiero e per favorire agganci alla ripresa dell'export. Occorre, inoltre, svolgere una politica attiva per attrarre investimenti sapendo di essere in competizione con il mondo così come è necessario sapersi trovare pronti in materia di infrastrutture e servizi sempre più efficienti».

Targetti si è soffermata poi su uno dei dati più preoccupanti contenuti nel rapporto Irpet cioè la possibilità che il tasso di disoccupazione, anche in Toscana, non accenni a diminuire ma anzi prosegua attestandosi sui livelli effettivi ben superiori a quelli ufficiali del 7-8 per cento)  ed ha rivendicato la volontà politica di «non mollare sul fronte della scuola e sul rilancio del sistema universitario; queste infatti sono le pre-condizioni necessarie per avere profili più qualificati da immettere nel mercato del lavoro».

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