[13/01/2011] News toscana

Montedoglio: in attesa di capire chi riparerà i danni, si prosegue tra polemiche politiche e preoccupazioni del mondo agricolo

FIRENZE. Sulla criticità registrata alla diga di Montedoglio, si scatenano le polemiche politiche. L'assessore all'agricoltura Gianni Salvadori ha replicato al capogruppo Pdl in provincia di Arezzo Lucia Tanti "Quello che ci preme soprattutto è la sicurezza della popolazione. Per questo abbiamo evitato di farci coinvolgere in sterili polemiche e abbiamo continuiamo a lavorare per dare soluzione certa e tempestiva ai problemi di Montedoglio. La mia presenza a Montedoglio nei giorni critici - prosegue l'assessore Salvadori - era doverosa. Ho convocato in quella occasione un incontro istituzionale (non una "carnevalata") con i sindaci di Sansepolcro, Anghiari, Pieve Santo Stefano, con i rappresentanti della Comunità montana e con il presidente della commissione ambiente del Consiglio regionale, da cui sono scaturiti impegni precisi. In primo luogo quello della Regione Toscana a sostenere presso il governo la costituzione di un comitato di salvaguardia e garanzia per controllare e indirizzare l'attività di gestione della diga. Ricordo a questo proposito che l'impianto è di proprietà del demanio statale e tale, a nostro parere, deve restare».

Questo aspetto era stato ricordato ieri anche dal presidente Rossi che invitava il governo a farsi carico della questione. Per quanto riguarda poi l'ipotesi di una partecipazione istituzionale paritaria alla gestione della diga, Salvadori specifica: «ricordo che era prevista dalla schema di regolamento di riordino degli enti pubblici diramato (e non approvato) dal ministero delle politiche agricole il 15 ottobre 2009, che all'articolo 6 descriveva così la composizione del consiglio di amministrazione dell'Ente Irriguo: "Il consiglio di amministrazione è nominato con decreto del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ed è composto da un componente designato dalla Regione Umbria, da un componente designato dalla Regione Toscana e da un componente in rappresentanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che ne è il presidente". L'impressione  è che il Pdl cerchi appigli strumentali (prima i piani di Protezione civile, di competenza del comune, oggi le questioni legate alla gestione dell'invaso) nel tentativo di svolgere un ruolo in questa vicenda. Ma lo fa in modo disinformato e improprio, scambiando il livello istituzionale, al quale ci siamo correttamente attenuti, con quello politico». Intanto i dirigenti Coldiretti di Arezzo e Perugia riuniti a Sansepolcro, hanno fatto il punto sulla difficile situazione creatasi anche per l'agricoltura del territorio, in seguito all'incidente della diga. Durante la riunione è stato deciso di inviare una lettera per richiedere un incontro urgente con il direttore dell'Ente Irriguo Umbro Toscano Zurli, con i presidenti delle province di Arezzo e Perugia, Vasai e Guasticchi e gli assessori regionali all'agricoltura Salvatori e Cecchini, che possa contribuire a restituire fiducia e serenità alla comunità, ma soprattutto garanzie al futuro dell'agricoltura del territorio. «Coldiretti esprime tutta la propria preoccupazione oltre che per i danni già subiti dagli imprenditori agricoli coinvolti con terreni e strutture nella perdita d'acqua della diga, anche per il rischio concreto circa l'utilizzo dell'acqua ad uso irriguo, che si prospetta nel prossimo futuro. Proprio quest'ultimo aspetto potrebbe penalizzare gravemente le attività agricole delle zone interessate, in un momento già difficile per il settore primario che tra l'altro in ogni stagione irrigua vede "minacciata" la propria attività, dalle consuete carenze di acqua, vitale invece per le produzioni di qualità che i territori umbro-toscani esprimono. Luoghi dunque - ha concluso Coldiretti - in cui potrebbe essere messa seriamente a repentaglio anche l'utilità sociale che l'attività delle imprese agricole ormai riveste, oltre che per la produzione di beni anche come presidio e tutela dell'ambiente».

Torna all'archivio