[17/01/2011] News toscana

La Regione Toscana ha varato le regole antismog: ora ai comuni il compito di rispettarle

FIRENZE. Dopo il ritardo del governo nazionale che ha recepito nel 2010 la direttiva europea 2008/50/CE sulla qualità dell'aria, la Regione ha approvato oggi le nuove regole per contrastare lo smog, che auspichiamo servano a fare chiarezza e togliere qualche alibi ad alcune amministrazioni locali (vedi Firenze) che pare non siano particolarmente reattive e rigorose a far scattare provvedimenti (seppur parziali come quelli della limitazione del traffico), di tutela della salute dei cittadini. 

Con le nuove norme si modificano i criteri per valutare la qualità dell'aria e si mira a fornire una migliore informazione ai cittadini. La modifica di maggior sostanza riguarda la modalità di calcolo dei limiti del Pm10: in base alle indicazioni europee e statali, il superamento delle polveri sottili diventa significativo solo se avviene nelle stazioni di rilevamento installate nei cosiddetti "siti di fondo urbano" cioè quelli dove si può registrare la reale esposizione media della popolazione allo smog, e non nelle stazioni collocate nelle strade di maggior traffico.

Quindi, spiegano dalla Regione, si è proceduto e disegnare una mappa della Toscana sovrapponendo le caratteristiche geografiche delle aree, alla pressione subita dalla densità di abitazioni, di industrie e del traffico. A questi dati sono state aggiunte le informazioni meteoclimatiche. Il risultato dell'incrocio dei dati, è stato l'individuazione di una serie di zone omogenee soggette a un maggior rischio di superamento dei Pm10 e su questa base è stata concordata (con Arpat e province) la nuova rete regionale della qualità dell'aria formata da  32 centraline. Per quanto riguarda i giorni di superamento di Pm10 salito come indicato dal governo a 35 all'anno, la delibera regionale fissa che i comuni debbano comunque intervenire entro il quindicesimo giorno di sforamento con provvedimenti che vanno dall'incentivazione dell'uso dei mezzi pubblici, alla limitazione dell'uso del mezzo privato fino alla riduzione temporanea dell'uso del riscaldamento o il blocco del traffico, a seconda dei casi. In caso di inadempienza dei sindaci, la Regione potrà esercitare il potere sostitutivo.

«Questa è l'occasione per avviare un nuovo corso con i comuni e far sì che a rivelazioni certe e tecnicamente valide sulla qualità dell'aria, facciano seguito interventi efficaci da parte dei comuni e, quando occorre, interventi contingibili e urgenti» ha dichiarato l'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bramerini. Con il provvedimento approvato oggi, vengono inoltre individuati i comuni "sentinella" in cui esiste il rischio di superamento dei valori limite di Pm10 e delle soglie di allarme che forniscono informazioni  per gestire l'emergenza. Sono 14 i comuni in totale, di cui 8 nella provincia di Firenze (Bagno a Ripoli, Firenze, Scandicci, Lastra a Signa, Signa, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Calenzano), uno nell'area Pistoia-Prato (Montale), quattro nel Valdarno pisano e nella piana lucchese (Capannori, Lucca, Porcari e Montecatini terme) e infine Viareggio.

Nell'occasione la regione ha sollecitato anche il Governo ad adottare provvedimenti che limitino la velocità a 90 km/h sui tratti autostradali in prossimità dei centri urbani.

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