[20/01/2011] News

Prevenzione e riciclaggio dei rifiuti: la relazione dell'Ue sulla strategia tematica

LIVORNO. La strategia europea tematica sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti adottata nel 2005, stabilisce per l'Ue un obiettivo di lungo termine, cioè diventare una società fondata sul riciclaggio, che cerca di evitare la produzione di rifiuti e utilizza i rifiuti come risorsa. (Non a caso la strategia descrive le principali iniziative finalizzate ad aggiornare il quadro normativo in vigore e a promuovere la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti, lasciando lo smaltimento come ultima opzione).

Ma, nonostante siano stati compiuti progressi significativi su diversi fronti, siano migliorati i tassi di riciclaggio, siano diminuiti i conferimenti in discarica e siano stati ridotti gli usi di sostanze pericolose in alcuni flussi di rifiuti, la produzione di rifiuti è in aumento perché i consumi aumentano.

Lo afferma la Commissione europea nella sua relazione (inviata al parlamento europeo, al consiglio, al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni) sulla strategia tematica sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti. Una relazione che esamina i progressi compiuti verso la realizzazione degli obiettivi della strategia, che sottolinea che cosa può essere ancora fatto per affrontare la situazione.

La Commissione suggerisce di adottare nuove iniziative, anche complementari, perché in loro assenza verrà persa l'opportunità di ridurre le emissioni di gas a effetto serra e l'impatto ambientale in generale, di creare posti di lavoro e di soddisfare la futura domanda di risorse.

Segnala la necessità di compiere sforzi continui per migliorare la base di conoscenze sia dal punto di vista degli indicatori (nuovi indicatori per valutare i progressi verso una società fondata sul riciclaggio e per elaborare una mappa dei flussi di rifiuti e materiali e dei flussi di risorse) sia dal punto di vista delle informazioni (migliori informazioni e previsioni delle ripercussioni sull'ambiente e sulla salute delle politiche in materia di rifiuti basate sul ciclo di vita, con particolare riguardo per le politiche riguardanti le risorse e il clima).

Raccomanda la corretta attuazione e applicazione della direttiva quadro sui rifiuti e del regolamento sulle spedizioni di rifiuti. A tal proposito, sarà elaborata una procedura di verifica proattiva, associata a un sistema di allarme rapido che garantisca il rispetto degli obiettivi fondamentali dell'Ue, sulla base dei piani nazionali di gestione dei rifiuti. E inoltre, la Commissione adotterà misure volte a sostenere maggiormente le politiche nazionali di prevenzione dei rifiuti, compresa la riduzione dei rifiuti organici e dei rifiuti alimentari.

Inoltre la Commissione parla della necessaria promozione di una combinazione ottimale di strumenti economici e normativi (in particolare introducendo divieti di smaltimento in discarica e applicando il concetto di responsabilità del produttore ad altri flussi di rifiuti, sulla base di un approccio comune europeo) e del rafforzamento della competitività delle industrie del riciclaggio dell'Ue ai fini della creazione di posti di lavoro .

La Commissione studierà inoltre come migliorare le attività di prevenzione dell'esportazione illegale di rifiuti e come garantire che i rifiuti esportati verso paesi terzi siano trattati in impianti che rispondano a criteri rigorosi, soprattutto per quanto riguarda la demolizione delle navi.

E non dimentica di trattare la coerenza tra le politiche in materia di rifiuti e di progettazione dei prodotti, incluso l'esame di norme riguardanti l'incorporazione di un contenuto minimo di materiali riciclati nei prodotti prioritari, la riciclabilità e la durata dei prodotti e la riduzione dell'impiego di sostanze pericolose.

Dato che le politiche in materia di rifiuti possono contribuire allo sviluppo dei mercati delle materie prime secondarie e rafforzarne l'offerta nell'UE, migliorando così l'efficienza nell'impiego delle risorse dell'economia dell'Unione, l'Ue si ripropone di studiare nuovi meccanismi di mercato in grado di favorire le materie prime secondarie (compresi gli incentivi economici, in particolare per tenere conto in modo più adeguato del significativo potenziale offerto dal riciclaggio per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra).

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